campiglio

Cadono dal tetto, due operai gravissimi

L’infortunio ieri pomeriggio. Volo di otto metri. Coinvolti due dipendenti di un’azienda di Dimaro



TRENTO. Stavano lavorando per rifare il tetto di una casa di tre piani a Madonna di Campiglio, in via Regole, poco lontano dalla stazione della funivia dello Spinale, quando sono caduti nel vuoto per otto metri. Due operai, dipendenti della ditta Lattonerie Pedrotti, con sede a Dimaro, sono ricoverati in gravissime condizioni nel reparto di rianimazione dell’ospedale Santa Chiara di Trento. Il più grave dei due è Andrea Pedrotti, 27 anni, residente a Malè, figlio del titolare della piccola impresa, Paolo Pedrotti. L’altro ferito è un dipendenti romeno di 40 anni della ditta, anche lui residente a Malè.

L’incidente si è verificato verso le 17 e 30. Probabilmente un parapetto di legno non ha retto. Si tratta di quei parapetti temporanei che vengono agganciati a dei pali di ferro fissati al tetto. Probabilmente una di queste protezioni non ha retto perché i due potrebbero essere scivolati e ci sono finiti contro di peso. In quel momento sul tetto erano in tre a lavorare e due sono caduti nel vuoto andando a finire su una specie di piattaforma in cemento. Entrambi hanno riportato gravi politraumi. Il più giovane era incosciente, mentre l’altro era dolorante, ma non aveva perso i sensi.

Sono stati subito allertati i soccorsi. Sul posto la centrale operativa del 118 ha inviato l’elicottero di Trentino Emergenza. Nel frattempo sono giunti sul posto i vigili del fuoco volontari di Madonna di Campiglio, oltre a due ambulanze e all’automedica. Il medico ha subito iniziato le manovre per la rianimazione del giovane che era incosciente. Il giovane è stato rianimato e poi caricato insieme al collega sull’elicottero. Sono arrivati a Trento poco prima delle 19 e sono stati subito affidati alle cure dei medici del Pronto Soccorso e della rianimazione.

Pedrotti presentava un importante politrauma. I medici stavano valutando la possibilità di operarlo nella notte. Il collega, invece, è stato poi ricoverato in rianimazione. Il primo è in condizioni considerate molto gravi, anche se i medici sperano di salvargli la vita, mentre il secondo, pur essendo in condizioni serie anche lui, è considerato meno grave.

I due stavano lavorando al rifacimento del tetto di una palazzina. La ditta per la quale lavorano è una piccola azienda che occupa sei o sette dipendenti.

 













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