Brentonico, esplode la granata di guerra: perde quattro dita

Stava cercando di aprirla quando una scintilla ha provocato il botto. Ettore Milani ferito anche a una gamba


di Giancarlo Rudari


BRENTONICO. La pagherà cara la sua passione per gli ordigni bellici: mentre cercava di aprire una granata che teneva tra le gambe un’esplosione lo ha investito in pieno. Ettore Milani, 40 anni, originario di Dro ma residente a Crosano di Brentonico ha perso quattro dita della mano destra ma sembra evitato il rischio di amputazione della gamba destra. Le sue condizioni sono gravissime, ma non dovrebbe essere in pericolo di vita. Ieri sera a Trento è stato sottoposto ad un lungo e delicato intervento chirurgico alla mano. Già in passato era stato denunciato dai carabinieri per alcuni reperti trovati in casa. Ma evidentemente non è bastato a farlo desistere dalla sua passione. E nemmeno i ripetuti inviti dei vicini di casa a lasciar perdere erano serviti a qualcosa.

Mancavano pochi minuti alle quattro di ieri pomeriggio quando la tranquillità del piccolo paese dell’altopiano di Brentonico è stata scossa da una forte esplosione. Un colpo tremendo che arrivava dalla casa al 51 di via Vicolo I. Lì, in uno scantinato, Ettore Milani, maestro di sci e bagnino, stava armeggiando per aprire una granata da 149 millimetri della prima guerra mondiale recuperata chissà dove durante una delle sue spedizioni sulle montagne teatro del Grande conflitto o negli abissi del lago di Garda. Cosa sia successo soltanto lui lo potrà raccontare ai carabinieri di Brentonico e al nucleo antisabotaggio arrivato da Bolzano. Qualcuno diceva che la stava aprendo utilizzando una lama elettrica, altri che stava semplicemente svitando la spoletta tenendola in una morsa o, più probabilmente viste le ferite, tra le gambe.

Fatto sta che è bastata una scintilla per innescare l’esplosione. Un’esplosione violentissima tanto che l’uomo è stato sbalzato fuori dallo scantinato per poi finire sul portone, sventrato, che si affaccia sulla strada. E lì è stato trovato dalle prime persone che sono accorse in suo aiuto dopo aver sentito il forte boato. Ettore Milani è sempre stato cosciente: farfugliava qualche parola, si lamentava per il dolore, si teneva la mano con le dita amputate e la gamba destra, chiedeva scusa, diceva di temere di morire... Momenti terribili fino a che sono arrivati i primi volontari della Croce rossa di Brentonico e quindi il medico con l’elicottero di Trentino emergenza che l’ha portato al Santa Chiara di Trento.

Disastrosa è stata l’eplisone tanto che oltre la porta dello scantinato è volata per alcuni metri, un muro si è disintegrato, il basculante di un garage a branelli, in mille pezzi i vetri di una porta dei vicini, sventrato il portone d’ingresso della casa. E tutto sommato per Milani è andata davvero bene.

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