Botte a Lombardini, condannati in due

Doppia condanna per le aggressioni a Loris Lombardini. Il presidente della Confesercenti, nonché imprenditore di successo nel settore della pubblicità, che era stato selvaggiamente picchiato



TRENTO. Due condanne per le aggressioni a Loris Lombardini. Il presidente della Confesercenti, nonché imprenditore di successo nel settore della pubblicità, aveva subito due aggressioni nel maggio e nel giugno 2011 da parte di due giovani di origine campana. La prima volta, il 26 maggio 2011, i due lo avevano atteso sotto casa sua, a Gabbiolo, e poi lo hanno preso a pugni buttandogli giù i denti. La seconda volta, i due lo hanno preso a sprangate sotto il suo ufficio, in via Serafini. Lombardini si era riparato con le braccia e aveva riportato degli ematomi che poi hanno provocato delle infezioni. Ieri il giudice Carlo Ancona ha condannato a due anni e 4 mesi di reclusione Tammaro Chiocchia, 27 anni, originario della Campania, ma residente a Gardolo. Condannato a 4 mesi Lorenzo Acanfora, residente in Campania, considerato il palo. Luigi Borriello, accusato di essere il mandante delle aggressioni, invece è stato rinviato a giudizio. Secondo l’accusa il commando era stato pagato da un’ ex collaboratrice di Lombardini che aveva sottratto 4 mila euro alle casse delle società dello stesso Lombardini per pagare i picchiatori. La donna è morta. Nel 2011, dopo le aggressioni, era scappata in Germania per 15 giorni. Lombardini, assistito dall’avvocato Vanni Ceola, aveva presentato querela. Ieri il giudice Ancona gli ha riconosciuto una provvisionale di 26 mila euro. Chiocchia gli ha versato 1.500 euro a titolo di risarcimento. L’imprenditore era rimasto sconvolto: «Sono cose che lasciano il segno - aveva spiegato - non solo a livello fisico ma anche psicologico. Sin dal primo episodio ho vissuto la cosa con sconcerto. Poi mettendo insieme i tasselli e arrivando a scoprire anche il versamento di denaro della mia collaboratrice a favore dell'uomo riconosciuto come il mio aggressore, mi ha spinto a ritenere che ci fosse lei dietro a tutto questo. Vivo male non solo quello che mi è successo e che poteva avere delle conseguenze ben peggiori, ma anche il tradimento da parte di una persona che consideravo di assoluta fiducia. Non so cosa l'abbia spinta a fare tutto questo e non riesco a trovare una ragione possibile».













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