Blitz anti droga, universitari nel mirino

Arrestati quattro stranieri, altri cinque ricercati: spacciavano in Piazza Dante



TRENTO. Spaccio di eroina, cocaina e marijuana a Trento e in altre aree della provincia, con rifornimento da Vicenza, Verona, Brescia e Milano: sono le accuse che pendono su nove stranieri, magrebini e albanesi, dopo le indagini della Squadra mobile della polizia di Trento. Quattro degli indagati sono stati rintracciati all'alba, mentre altri cinque sono ricercati in Albania e in Francia, espatriati per inosservanza delle norme sull'immigrazione, a quanto riferisce la polizia.

Nel corso delle indagini erano già stati effettuati quattro arresti e il sequestro di stupefacenti. Le nove persone, secondo gli investigatori, farebbero parte di una banda che avrebbe sostituito la precedente criminalità dedita allo spaccio: tra dicembre 2011 e febbraio di quest'anno, gli arresti erano stati in totale 40.

Sono un centinaio di studenti universitari, in leggera maggioranza donne, i clienti della banda di spacciatori sgominata dalla squadra mobile di Trento nell'ambito dell'operazione di polizia denominata "Oasi". La vendita  della droga - hanno accertato gli investigatori - avveniva nel tardo pomeriggio e in serata soprattutto nei giardini di piazza Dante e nelle strade limitrofe del centro storico di Trento, su appuntamento e raramente usando i telefonini.

Gli arrestati sono quattro marocchini, di età compresa fra i 28 e 37 anni, mentre altri quattro magrebini e un albanese sono ricercati all'estero. Tutti sono irregolari in Italia. Il gruppo aveva iniziato da poco tempo l'attività sulla piazza trentina, con un giro d'affari fra gli 8.000 e i 9.000 euro al mese. Nel corso dell'operazione, coordinata dalla Procura di Trento e che ha visto la partecipazione di 30 componenti delle squadre mobili di Trento e Piacenza, la polizia ha sequestrato un kg di marijuana, 30 grammi di eroina e 15 grammi di cocaina, cioè parte dello stupefacente - secondo gli investigatori - che ogni giorno veniva tagliato e rivenduto a singole dosi. Sequestrati anche 4.00 euro in contanti.

L'individuazione del gruppo di spacciatori è stata possibile dopo tre mesi e mezzo di indagini condotte con una grande collaborazione dei cittadini, ha sottolineato il vice questore aggiunto Roberto Giacomelli in conferenza stampa. "L'operazione è stata conclusa grazie ad una forte sinergia fra Questura, Tribunale e Procura di Trento, nata per dare un segnale forte contro l'illegalità diffusa e la clandestinità, che negli ultimi giorni ha portato ad altri due arresti. Ora in piazza Dante non ci sono più gruppi di spacciatori", ha aggiunto il capo della mobile il quale ha affermato che la rissa di due settimane fa in piazza Dante non era legata alla ripartizione della piazza per fini di spaccio, ma a questioni personali.













Scuola & Ricerca

In primo piano