Al Lido di Bolzano 

Bimbo di quattro anni rischia di annegare

Trento. Dramma, ieri pomeriggio, al Lido di Bolzano, dove un bimbo di quattro anni ha rischiato di annegare nella piscina. Tirato fuori dall’acqua e rianimato dai sanitari, è stato portato prima al...



Trento. Dramma, ieri pomeriggio, al Lido di Bolzano, dove un bimbo di quattro anni ha rischiato di annegare nella piscina. Tirato fuori dall’acqua e rianimato dai sanitari, è stato portato prima al San Maurizio e quindi trasferito all’ospedale di Vicenza. Le sue condizioni sono gravi ma non sarebbe in pericolo di vita.

Quello che doveva essere un sereno pomeriggio in piscina, insieme a mamma e papà, per poco non si è trasformato in tragedia. Il piccolo, poco più di quattro anni, che poco prima giocava nell’acqua sotto lo sguardo vigili dei bagnini e dei genitori, a un certo punto non c’era più. Sparito. Svanito all’improvviso, come solo i bambini riescono a fare, gettando nel panico i genitori. Per oltre dieci minuti, ogni angolo della grande struttura è stato setacciato da mamma e papà, da tutto il personale, che si è mosso tenendosi in contatto con i walkie talkie, e da tante altre persone, che si sono messe subito a disposizione per aiutare nella ricerca. Il lieto fine non c’è stato perché, non certo per colpa loro, il bambino aveva raggiunto uno degli spazi che, al momento della riapertura, dopo la pandemia, la direzione aveva interdetto al pubblico per ragioni sanitarie. Lì, vicino alla vasca divertimento, dietro il vortice, una vasca circolare in cui l’acqua gira veloce (interdetta al pubblico come lo scivolo e l’idromassaggio), qualcuno ha notato la piccola sagoma sul fondo della vasca. Erano circa le 15.30 e, al Lido, è scoppiato il finimondo. Il piccolo è stato recuperato e subito il personale ha incominciato a praticargli tutte le manovre necessarie alla rianimazione. Lo ha fatto fino a quando, un una manciata di minuti più tardi, sono arrivate l’ambulanza e l’auto medica della Croce Rossa. Il piccolo, era privo di conoscenza e i sanitari si sono a lungo affannati per cercare di ripristinarne i parametri vitali. Non è chiaro quanto sia rimasto sott’acqua, ma certo si parla di minuti.

Poi via, la corsa velocissima su viale Druso, verso l’ospedale San Maurizio. Lì, i medici del capoluogo hanno disposto il trasferimento immediato del piccolo paziente in elicottero al reparto di Terapia Intensiva Pediatrica di Vicenza, struttura specializzata nel monitoraggio e nella stabilizzazione dei bimbi ricoverati. Dalle poche notizie trapelate in serata, sembrerebbe che il piccolo non sia in pericolo di vita e che venga in coma farmacologico. Buona notizia, questa, che purtroppo non rende la situazione meno drammatica. Solo nelle prossime ore e nei prossimi giorni, infatti, gli specialisti veneti riusciranno a capire se e quali danni neurologici abbia subito il bimbo durante la sua permanenza in acqua.

Poco dopo l’intervento della Croce Rossa, al Lido è arrivata anche un’ambulanza della Croce Bianca i cui volontari si sono presi cura dei genitori del bambino, entrambi molto scossi e precauzionalmente trasferiti anche loro all’ospedale del capoluogo.













Scuola & Ricerca

In primo piano

Il caso

Chico Forti lascia il carcere a Miami, rientro in Italia più vicino: "Per me comincia la rinascita"

Da ieri il 65enne trentino, condannato all’ergastolo per omicidio, è trattenuto dall'Immigrazione Usa: nelle scorse ore firmato l’accordo per scontare la pena in Italia. Lo zio Gianni: "Speriamo in tempi brevi"

LA PROCEDURA. La sentenza Usa sarà trasmessa alla Corte d'Appello di Trento
IL RIMPATRIO. Il ministro Nordio: «Chico Forti, lavoriamo per il suo ritorno in Italia il prima possibile»
IL PRECEDENTE Nordio: "Gli Usa non dimenticano il caso Baraldini"
COMPLEANNO Chico Forti, 64 anni festeggiati in carcere: "Grazie a chi mi è vicino" 
IL FRATELLO DELLA VITTIMA Bradley Pike: "E' innocente"

CASO IN TV La storia di Chico in onda negli Usa sulla Cbs