Biblioteca, multe salate per i ritardi

Il Comune cambia le tariffe: se si superano i 40 giorni si pagano 10 euro


Jacopo Tomasi


TRENTO. Dimenticarsi di consegnare un libro nelle bibliteche comunali di Trento entro la data stabilita costerà caro. Se fino ad ora bastava pagare i 50 centesimi per ogni sollecito ricevuto, in futuro non sarà più così. Il Comune, infatti, ha deciso di introdurre multe più salate che possono arrivare fino ad una sanzione di 10 euro se si superano i 40 giorni di ritardo. In tempo di crisi, ogni aspetto va tenuto in considerazione. Ecco quindi che anche il fenomeno dei ritardi delle consegne dei libri nelle biblioteche comunali della città diventa critico per le casse di Palazzo Thun.

Attualmente, infatti, a chi ritarda la consegna vengono chiesti 50 centesimi per ogni sollecito che viene inviato a casa. Una multa per modo di dire. Nel 2011 sono stati inviati 18.572 solleciti per un incasso di 9.286 euro. Il Comune, anche alla luce di questi dati, ha ritenuto di cambiare atteggiamento, almeno in via sperimentale, passando da una sanzione "all'acqua di rose" al "pugno di ferro". Così in una delibera approvata lunedì scorso dalla giunta ha introdotto nuove penalità per la ritardata consegna dei libri in tutte le undici sedi presenti sul territorio comunale, da quella di via Roma alle circoscrizioni.

Ecco, quindi, le nuove tariffe. Dopo il primo sollecito, che sarà inviato a 10 giorni dalla scadenza del prestito, la multa sarà di 1 euro. Dopo 20 giorni si sale a 2 euro, dopo 30 a 3 euro per arrivare a 10 euro dopo 40 giorni dal primo sollecito. Insomma, una bella differenza rispetto ad ora. Le biblioteche sostengono che i ritardi sono piuttosto frequenti e che questo crea notevoli disservizi all'utenza. Anche per questo (oltre all'aumento delle tariffe) sarà allungato anche il periodo del prestito da 20 a 30 giorni.

L'assessore comunale Renato Tomasi afferma che questa decisione «non è stata presa per fare cassa», ma «per migliorare il servizio nei confronti dei cittadini». «Siamo convinti - prosegue - che con queste nuove tariffe diminuiranno drasticamente i ritardi, perché si responsabilizza l'utenza. Quindi, non pensiamo affatto di aumentare i nostri introiti, ma almeno ridurremo le spese per i solleciti». Come ha detto il sindaco Alessandro Andreatta presentando il bilancio delle "vacche magre", «non ci possiamo più permettere certe spese», a partire anche da quelle più piccole.













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