Benzina, prezzi schizzati alle stelle

La crisi in Libia si fa sentire: in un anno aumento del 15%, il diesel a + 20%


Jacopo Tomasi


TRENTO. Si scrive effetto-Libia, si legge prezzi dei carburanti alle stelle. Ieri, in Italia, si è registrato un altro record per il costo della benzina che, nelle regioni del Sud, ha toccato punte massime di 1,611 euro al litro. Anche a Trento, comunque, la corsa del petrolio continua inesorabile. In alcuni benzinai della città la "super" ha toccato quota 1,569 euro al litro, il gasolio a 1,477. Nel giro di un anno il prezzo della benzina, nella nostra provincia, è aumentato del 15%, quello del diesel del 20%. Un aumento lento, ma continuo, che nelle ultime settimane ha registrato un'accelerata spaventosa. Il conflitto libico, con i ribelli che stanno cercando di liberarsi del regime di Gheddafi, ha generato un effetto domino che ha portato compagnie petrolifere e governi a ritoccare, giorno dopo giorni, i prezzi della benzina verso l'alto. Ed il rischio concreto è che, con i carburanti così cari, riprenda a correre in modo forsennato anche l'inflazione. Se aumentano i costi dei trasporti, infatti, crescono inevitabilmente anche i prezzi di beni primari come pane, pasta, latte. Intanto le tasche dei trentini stanno facendo i conti col caro-petrolio. Bastano un paio di esempi pratici per capire quanto sia complessa la situazione. Nel marzo del 2010 per fare il pieno di benzina ad un'utilitaria (40 litri) nell'area di servizio più conveniente della città (il Q8 Self di via Bolzano) si pagavano 53 euro. Oggi, nella stessa pompa che è rimasta la meno costosa sotto l'euro e cinquanta al litro, ce ne vogliono 60. Un aumento di 7 euro. Non va meglio per il diesel. Anzi. Dodici mesi fa all'Agip Self di ponte San Lorenzo 40 litri di gasolio costavano 47,50 euro, oggi si pagano 56,60. Ben 9 euro in più. I benzinai più convenienti in città sono principalmente quelli self-service: dal Q8 di via Bolzano, all'Agip di ponte San Lorenzo, passando per l'Esso di via Manzoni, il Total e l'Agip di via Brennero e l'Esso di viale Verona. Ad essere più care, invece, sono le pompe di dimensioni più piccole in zone meno trafficate. All'Ip di ponte San Giorgio, maglia nera per la convenienza, un pieno da 40 litri di diesel costa 59 euro, di benzina 63. Anche in questo caso l'aumento rispetto ad un anno fa è stato del 15-20%. Ad oggi, invece, rifornendosi ad un self-service rispetto ad un servito si possono risparmiare circa 3 euro per un pieno. Le altre pompe meno convenienti a Trento sono la Shell di via Brescia (Piedicastello), l'Agip di Villazzano, il Q8 di S.Donà, tutte sopra l'1,45 euro al litro per il diesel e l'1,55 euro al litro per la benzina. La situazione è allarmante, sia per i gestori che per i consumatori. Tutti, in coro, chiedono un intervento efficace del governo per mettere un freno alla corsa impazzita del petrolio. La commissione prezzi, presieduta dal senatore Sergio Divina, si è già riunita sull'argomento e si ritroverà prossimamente. Sul tavolo la richiesta di Faib e Fegica, i sindacati della categoria, di tornare al prezzo unificato per tutte le categorie e togliere gadget e promozioni che - a loro modo di vedere - fanno solo aumentare il prezzo finale.

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