Beccato di notte nel bosco con il coltello e la torcia 

Controlli della Forestale della zona di Novaledo. L’uomo, alle 5 di mattina, aveva una ricetrasmittente: meno di un anno fa era stato arrestato per bracconaggio



TRENTO. Alle 5 di domenica mattina con due coltelli, una torcia, un ricetrasmittente. E un bossolo. Con tutto questo camminava nei boschi della zona di Novaledo quando è incappato nei controllo della Forestale. Che lo hanno fermato, controllato e denunciato. Il sospetto è che l’uomo - già noto a chi si occupa di verificare il comportamento di chi si muove nei boschi e si dedica alla caccia - fosse impegnato in un’azione di bracconaggio con altre persone con le quali si teneva in contatto utilizzando la ricetrasmittente. L’uomo quindi è stato denunciato e tutto quello che aveva con sé è stato messo sotto sequestro. Un blitz al quale è facile presupporre che seguiranno ulteriori accertamenti per capire cosa facesse l’uomo in giro nei boschi con quegli oggetti.

Come detto il denunciato era un nome noto alla Forestale. Che lo aveva arrestato poco meno di un anno fa anche in quel caso nel corso di una serie di controlli organizzati, assieme al guardiacaccia, nella zona della Valsugana attorno a Telve per contrastare il fenomeno del bracconaggio.

In quel caso l’uomo era stato notato mentre si trovava a bordo di una macchina e, con i fari, illuminava la zona circostante come se la stesse ispezionando con molta attenzione. La Forestale aveva quindi proceduto ad un controllo scoprendo in questo modo che non si trattava semplicemente di un appassionato di natura visto che aveva con sé una pistola con la matricola abrasa. Un’arma, quindi, illegale. Da lì erano partiti ulteriori verifiche ed era stato raccolto diverso materiale che aveva portato all’immediato arresto dell’uomo.

Ora c’è questo nuovo problema per il cacciatore che dovrà affrontare una nuova denuncia e dovrà spiegare la ragione della sua presenza nel bosco al buio tanto che per orientarsi aveva con sé una torcia. Non è neppure chiaro perché avesse con sé i due coltelli e perché avesse una ricetrasmittente. Se non, è l’ipotesi che appare al momento più probabile, per comunicare con altre persone che si trovavano in quella zona. Una serie di eventi che hanno fatto scattare l’ipotesi del bracconaggio e quindi la forestale ha proceduto al sequestro di quello che l’uomo aveva con sé e che non appariva al momento giustificabile.

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