Basso, la magia va in alto

L'illusionista trentino con i magnifici sette del mondo


Claudio Libera


TRENTO. The Escapologist. Lui, l'unico, il più grande al mondo. Andrew Basso. In procinto di partire, il 10 prossimo, per Singapore. Dove rimarrà fino al 4 marzo. Al teatro del top hotel, per uno spettacolo che durerà ininterrottamente fino al rientro. Non da solo, ovviamente ma con "The Illusionists", il meglio del meglio. I magnifici sette mondiali. In tutte le arti della magia. Unico italiano, uno dei due europei insieme all'inglese "The Mentalist". Gli altri cinque targati a stelle e strisce. Appena rientrato dall'Australia, dall'Opera House, dove lo show dei magnifici è stato visto da 60 mila persone in 10 giorni. Prezzi a partire dagli 80 dollari, per chi vuole risparmiare e rimanere in fondo alla sala. 100 per tutti gli altri.

Come è strutturato lo show e perché Andrew nel Gotha della magia?
Lo show dura oltre due ore, lo spazio riservato a ciascun artista è di circa 20/25 minuti. Io, da scaletta, chiudo la prima parte. I pezzi sono cuciti tra loro da un corpo di ballo meraviglioso, da una band live e da un "presentatore - mago" che scandisce i tempi. Lui è The Great Illusionist. Come sono arrivato nel team? Nel 2010, ero stato con il mio agente, Dennis Forti, a Las Vegas, lì sono stato notato mentre mi esibivo in scena e quando l'organizzazione ha deciso di lanciare questo show mondiale, la proposta del mio ingaggio è stata accettata al volo.

Un sogno avverato?
Sono arrivato dove fantasticavo di pervenire sin dall'età di 8 anni. Quando ho avuto la chiamata sono quasi svenuto... quando sono salito sul palcoscenico... beh, devo essere sincero. Conoscendo Dennis, pensavo avesse pagato di tasca sua non solo gli organizzatori ma anche le duemila persone accorse per vedermi! Alla seconda replica ho finalmente capito di essere in scena. Realmente.

Qual è il numero che proponi ogni sera o più volte al giorno?
(all'estero ci sono due spettacoli, alle 15 ed alle 19, la domenica si aggiunge il matinèe delle 11, ndr). La pagoda della morte ovvero "Water torture cell", o la pagoda di Houdini.

In che consiste la tua performance?
Vengo immerso a testa in giù in una "bara" d'acciaio e vetro colma d'acqua. Incatenato e naturalmente devo riuscire nel tempo necessario ad uscire ed a salvarmi. Non ci sono trucchi e non c'è inganno... L'apnea dura quasi quattro minuti, quindi ogni settimana seguo gli allenamenti con il mio trainer e prima di ogni spettacolo la concentrazione è massima.

Perché proprio questo esercizio estremo?
Ho sempre avuto una grandissima ammirazione per Houdini, un genio, un vero mago. Con una storia fatta di numeri, di cabala, di coincidenze. Strane. Basti pensare che è vissuto a cavallo tra l'800 ed il '900, 52 anni, 26 nell'Ottocento e 26 nel 1900, che è morto in scena la notte del 31 ottobre, Halloween, che nel 2012, cadono esattamente i 100 anni di quel numero che lo ha reso famoso, la pagoda della tortura cinese. Che è stato il primo uomo al mondo ad alzarsi in volo in Australia e via discorrendo.

Un numero rischiosissimo quindi!
Nulla è lasciato al caso certamente. La pagoda cinese pesa 2.067 chili, me compreso! La struttura mi precede in giro per il mondo. Noi, io e Dennis, la raggiungiamo nella città che ospita lo show e qui iniziano le prove dopo l'allestimento. Ad esempio, a Singapore, il materiale tecnico ed umano arriverà il 10, lo show andrà in scena dal 18, quindi ci vuole una settimana solo per l'allestimento.

Solo grandi teatri. Ma in ogni città si trovano spazi immensi di questo tipo?
Non ci sono problemi! Gli hotel, all'estero nascono attorno al teatro, che normalmente prevede una capienza, di 2/3.000 persone. Con un palcoscenico enorme che all'inizio dello spettacolo raccoglie decine di artisti. Con l'anteprima dello show in cui tutti e sette proponiamo un minuto di esibizione. Che da solo vale il prezzo del biglietto.

Inimmaginabile pensare di vedere lo spettacolo in Italia?
Penso sia improponibile. Perché la nostra mentalità non prevede questo tipo di show, perché non ci sono locali abbastanza grandi e perché chiedere 100 euro per uno show risulterebbe eccessivo. L'allestimento dello spettacolo alla americana Isa Actraction costa qualche milione di dollari, quindi il sold out effettuato già da ora nelle prossime tappe mette al riparo dalle sorprese.

Quali sono i futuri punti di approdo di Andrea Basso The Escapologist e dei suoi amici Illusionists?
Dopo Singapore, Rio de Janeiro in aprile, Tokio, Dubai, Londra. L'organizzazione è in fase di conclusione per un accordo con Las Vegas, dove dovremo esibirci per due anni di seguito!

Che significa tutto ciò per un artista?
Intanto fare ciò che più piace nella vita, in secondo luogo essere arrivato esattamente dove si aspirava. La quotidianità muta ma con la consapevolezza di essere in un ristretto numero di artisti. E come scappo io, dicono, non scappa nessuno... Lo faceva solo lui, il grande Houdini!













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