«Azienda fiemmese costretta ad andarsene»

La denuncia dei consiglieri provinciali leghisti Fugatti e Civettini: «Si è trasferita a Bolzano perché in Trentino non era ascoltata»



TRENTO. Il trasferimento in provincia di Bolzano di una azienda di Cavalese sarebbe dovuta, a detta dei consiglieri provinciali della Lega Nord Trentino Maurizio Fugatti e Claudio Civettini, ad una «mancata concessione di ascolto da parte delle istituzioni, che le hanno negato un nuovo insediamento produttivo a Ruaia in Trentino». I consiglieri leghisti hanno pertanto inviato un'interrogazione al presidente della Provincia di Trento, Ugo Rossi, in cui si chiede se l'azienda abbia effettivamente presentato domanda per un nuovo insediamento e se sia vero che «nonostante le pratiche fossero andate a buon fine con il Comune di Castello Molina di Fiemme, l'iter si sia bloccato, lasciando l'azienda senza alcuna risposta». In caso di risposta affermativa, Fugatti e Civettini chiedono, inoltre, «per quali motivi la Provincia sarebbe rimasta in silenzio, conducendo così a trasferirsi fuori provincia».













Scuola & Ricerca

In primo piano

Il caso

Chico Forti lascia il carcere a Miami, rientro in Italia più vicino: "Per me comincia la rinascita"

Da ieri il 65enne trentino, condannato all’ergastolo per omicidio, è trattenuto dall'Immigrazione Usa: nelle scorse ore firmato l’accordo per scontare la pena in Italia. Lo zio Gianni: "Speriamo in tempi brevi"

LA PROCEDURA. La sentenza Usa sarà trasmessa alla Corte d'Appello di Trento
IL RIMPATRIO. Il ministro Nordio: «Chico Forti, lavoriamo per il suo ritorno in Italia il prima possibile»
IL PRECEDENTE Nordio: "Gli Usa non dimenticano il caso Baraldini"
COMPLEANNO Chico Forti, 64 anni festeggiati in carcere: "Grazie a chi mi è vicino" 
IL FRATELLO DELLA VITTIMA Bradley Pike: "E' innocente"

CASO IN TV La storia di Chico in onda negli Usa sulla Cbs