trasporti

Autobrennero, proroga più vicina

Nel decreto «Sblocca Italia» entra il rinnovo delle concessioni. Rossi sulla Valdastico: «Aspettiamo atti ufficiali»



TRENTO. È arrivato lo spiraglio per la proroga della concessione dell’A22. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha firmato ieri il decreto «Sblocca Italia», che contiene la misura che punta a rendere possibile il rinnovo e la revisione dei contratti. Il testo verrà pubblicato nella gazzetta ufficiale, ma la versione che circolava ieri tra i parlamentari conferma che il governo ha mantenuto l’impegno preso con i presidenti provinciali Arno Kompatscher e Ugo Rossi.

Come noto, il rinnovo verrebbe agevolato per destinare al Bbt il tesoretto di 500 milioni dell’A22. Lo Sblocca Italia non cita espressamente l’A22, ma genericamente le tratte autostradali. Questo il testo, all’articolo 5: «Nel rispetto dei principi dell’Unione europea, al fine di assicurare gli investimenti necessari per gli interventi di potenziamento, adeguamento strutturale, tecnologico ed ambientale delle infrastrutture autostradali nazionali, nel rispetto dei parametri di sicurezza più avanzati prescritti da disposizioni comunitarie, nonché un servizio reso sulla base di tariffe e condizioni di accesso più favorevoli per gli utenti, i concessionari di tratte autostradali nazionali possono, entro il 31 dicembre 2014, proporre modifiche del rapporto concessorio anche mediante l’unificazione di tratte interconnesse, contigue, ovvero tra loro complementari, ai fini della loro gestione unitaria. Il concessionario predispone un nuovo piano economico finanziario».

Soddisfatto Daniel Alfreider (Svp): «Da quanto ci risulta il ministero ha già depositato a Bruxelles la notifica che l’Italia intende muoversi in questa direzione». Ottimista anche l’amministratore delegato di A22 Walter Pardatscher: «Questo testo può garantire margini di flessibilità alla nostra società per elaborare una proposta, che tenga conto degli investimenti. L’unificazione tra concessioni diverse è una possibilità, ma il testo non la pone come vincolante».

Molta più nebbia, invece, per quanto riguarda l’eventuale e contestato prolungamento verso nord della Valdastico. L’opera - già potenzialmente cantierabile - era stata dapprima inserita nel decreto Sblocca Italia e poi tolta, salvo ricomparire infine in una bozza apparsa sul sito del governo. Nel testo del decreto che circolava ieri la Valdastico non c’era, ma nemmeno Rossi (sentito ieri) ormai si fida più: «Cosa volete che vi dica: commenteremo solo il testo che uscirà in Gazzetta Ufficiale. Anche noi non ci campiamo più nulla».













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