Ateneo «provinciale», 14 docenti con Pascuzzi

Lettera al rettore Bassi: «Il corpo accademico va coinvolto di più»



TRENTO. Acque agitate dentro l'ateneo sul processo di «provincializzazione» dell'università. Cinque giorni fa le dimissioni del pro-rettore Giovanni Pascuzzi, in polemica con le nomine decise dal rettore nella commissione chiamata a redigere il nuovo statuto. Ieri la lettera al rettore Davide Bassi, firmata da 14 docenti di varie facoltà, per esprimere solidarietà a Pascuzzi e l'auspicio di un «maggiore coinvolgimento del corpo accademico nel processo di formazione del nuovo statuto».

Le firme sono quelle di Marco Andreatta (ex preside di Scienze), Francesco Gregorio Arena (Economia), Antonio Cobalti, Gustavo Corni, Renato Mazzolini, Gabriele Pollini (Sociologia), Andrea Pugliese (Scienze), Diego Quaglioni (ex preside di Giurisprudenza), Pierangelo Schiera (Sociologia), Maria Luigia Segnana (Economia), Francesco Serra Cassano (Scienze), Paola Villa (Economia), Francesco Zambon (Lettere), Fulvio Zuelli (ex rettore, Giurisprudenza).

«Caro rettore, cari colleghi - scrivono - in riferimento alle dimissioni del professor Pascuzzi dall'incarico di rettore vicario, desideriamo esprimere il nostro rammarico per questa decisione, anche se ne comprendiamo e condividiamo le motivazioni. Ci auguriamo che rettore, presidi di facoltà e direttori di dipartimento trovino il modo di coinvolgere maggiormente il corpo accademico dell'Università di Trento nel processo di formazione del nuovo statuto».













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