Ateneo in rosa de Pretis è rettore

Al terzo turno la docente di diritto ha ottenuto 292 voti su 422 Lo sconfitto Zambelli (Economia) si è fermato a 98


di Luca Pianesi


TRENTO. Fumata bianca: habemus rettorem. Daria de Pretis, ieri, in occasione del terzo turno elettorale, ha sbaragliato la concorrenza degli altri cinque candidati diventando il primo rettore donna della storia dell’Università di Trento. E lo ha fatto ottenendo una larghissima maggioranza: 292 voti sui 422 espressi. Anche in questo terzo turno, quindi, il dato dell’affluenza si è mantenuto molto alto, sopra quota 70% (ha votato il 72,1% degli aventi diritto, in fisiologico ma comunque contenuto calo rispetto al primo e al secondo turno quando si erano segnati picchi record dell’80,8% e del 78,7%). Secondo si è classificato il docente di Economia Stefano Zambelli che ha aumentato, seppur di poco, i suoi consensi rispetto al precedente turno, ottenendo 98 preferenze, 11 in più rispetto al giorno prima.

I candidati rimasti in gara si erano gradualmente ridotti. Dopo il risultato del primo turno, infatti, si erano ritirati Stefano Vitale (Fisica) e Maurizio Giangiulio (Lettere). Ieri all’appello mancavano anche Marco Andreatta (Scienze)e Enrico Zaninotto (Economia) che a loro volta avevano abbandonato la competizione dopo aver ottenuto rispettivamente 74 e 83 preferenze. Per questo terzo turno, quindi, l’unico sfidante rimasto in gara era Zambelli, al quale va dato atto di aver tenuto duro e di aver lottato fino alla fine e che forse, proprio per questo, è stato premiato con un leggero aumento dei consensi.

Ma l’esito di queste elezioni era già ben definito mercoledì sera, dopo il secondo turno. Ballavano infatti 65 voti, lasciati scoperti dai ritirati Giangiulio e Vitale, e l’unica che se n’era avvantaggiata era stata Daria de Pretis, passata da 158 preferenze a 209. A quel punto era chiaro a tutti che la sua sarebbe stata una marcia inarrestabile. E così è stato. Ha assorbito anche i consensi di Andreatta e Zaninotto, che al secondo turno, insieme, avevano espresso 157 voti, ed è riuscita a guadagnarne, da un giorno all’altro, ben 83 (le schede bianche sono state 20 e quelle nulle 12).

E che quella di ieri sarebbe stata la giornata decisiva per la vittoria di Daria de Pretis è risultato evidente entrando nell’aula dello spoglio delle schede elettorali. Qui infatti, tra membri del personale tecnico e amministrativo, ricercatori e docenti vari, vi era una nutrita presenza di professori di Giurisprudenza. Quello che si potrebbe definire il gotha del dipartimento giuridico: l’ex preside Luca Nogler, Diego Quaglioni, Massimo Miglietta e un emozionatissimo Fulvio Zuelli, già rettore dal 1990 al 1996, oggi presidente dell’Opera Universitaria, e da sempre amico personale e “guida”, come lei stessa lo aveva definito in un’intervista rilasciata al Trentino, di de Pretis. Ed è stato proprio lui, con le lacrime agli occhi, il primo ad essere salutato dal nuovo rettore che, dopo la proclamazione, ha ringraziato uno per uno i suoi colleghi e primi sostenitori presenti. Sportiva è stata anche la stretta di mano con il candidato sconfitto Zambelli. Con Daria de Pretis l'Italia elegge il suo quarto rettore donna (dopo Perugia, Udine e Napoli) e quindi non ci resta che dire: in bocca al lupo Magnifica Rettrice.

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