Arturo trova un tetto all’ostello: paga la Lega Nord

Il pensionato che vive sotto il ponte ieri protagonista di una lite con un’altra senzatetto. Intervenuti i carabinieri


di Ubaldo Cordellini


TRENTO. Proprio le ultime ore passate sotto il ponte della tangenziale, accanto alla ciclabile sono state le più brutte per Arturo Giannini.

Mentre stava aspettando il furgone guidato dal consigliere comunale della Lega Vittorio Bridi che lo doveva portare all’ostello della gioventù, Giannini ha avuto una violenta discussione con una ragazza che ha preso a insultarlo. L’ex elettricista di 74 anni, che vive sotto quel ponte da 5 mesi perché non ce la fa a pagare l’affitto con la sua pensione da 620 euro, ha avuto un violento alterco con la giovane donna. Quest’ultima passava sulla ciclabile e ha iniziato a insultare l’anziano sostenendo che i politici e le televisioni si stavano occupando di lui, mentre lei vive in una situazione ancora peggiore. I due sono venuti alle mani e si sono spintonati. La ragazza ha chiamato i carabinieri e sul posto sono giunte ben due auto. I militari hanno cercato di calmare i due duellanti e di fermare quella guerra tra poveri. Tra i due, una volta tornata la calma, sono volate le denunce reciproche.

Nel frattempo sono arrivati i leghisti Vittorio Bridi, Bruna Giuliani e il consigliere comunale della Civica Claudio Cia che aveva sollevato il caso di Arturo Giannini. Infatti, per risolvere la situazione, Bridi si era dato da fare e aveva prenotato per Arturo una stanza all’ostello della gioventù. Il violento litigio, quindi, ha solo innervosito l’anziano che, comunque, ha potuto passare la sua prima sera sotto un tetto dopo cinque mesi. Bridi è orgoglioso: «Lo ospitiamo noi, a spese della Lega. Una signora ha anche chiamato in sede per darci un furgone per portare via le sue cose».

I leghisti e Cia sono stati aiutati anche da due ragazzi che passavano lì per caso. Hanno caricato sul furgone le povere cose di Arturo e hanno portato tutto nella sede della Lega. Adesso il pensionato potrà andare a riprendersi le sue cose piano piano. Si spera che nel giro di un mese l’anziano possa trovare una sistemazione stabile, magari con l’intervento di un ente pubblico come il Comune o l’Itea, il sindaco ha promesso il suo interessamento.

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