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Andreatta: «L’esercito alla Portela? Parliamone»

Il sindaco non boccia la proposta di Paolo Frizzi, del Comitato cittadino. Ed il questore D’Ambrosio annuncia un prossimo incontro con gli interessati


di Sandra Mattei


TRENTO. Una provocazione. L’ha definita così l’avvocato Paolo Frizzi, componente del direttivo dell’associazione “Rinascita Torre Vanga” e capogruppo dell’Ana di Trento, la proposta di utilizzare l’esercito in piazza Santa Maria e nelle strade adiacenti. «Penso che l’aspetto più preoccupante - ha spiegato Frizzi - sia lo spaccio di stupefacenti e lo sfruttamento della prostituzione che avvengono alla luce del sole. Prendiamo atto che il Comune ha intensificato i controlli con due squadre in più, che si aggiungono a quelle di polizia e carabinieri, ma penso che sull’esempio di altre città italiane, il supporto dell’esercito possa essere utile a risolvere la situazione di illegalità diffusa».

I residenti dell’area che si estende nel quadrato tra via Cavour e via delle Orfane, tra piazza Santa Maria, via Prepositura e largo Da Vinci sono esasperati e l’hanno dimostrato raccogliendo nel giro di pochi giorni 440 firme consegnate alla procura. «Siamo stati minacciati in molti - precisa Frizzi - e temiamo per la nostra incolumità. Se il Comune non ha forze sufficienti, perché non utilizzare i militari del 2° Reggimento Genio guastatori alpini? Sono circa 800 e hanno già svolto azioni all’estero per guerre, ma anche per opere civili. Non si deve pensare all’esercito come a delle ronde, armate, ma semplicemente come personale a supporto delle forze di polizia».

Una proposta destinata a far discutere, tanto è vero che il questore di Trento Massimo D’Ambrosio conferma che ha sollecitato un incontro con il comitato cittadino per un confronto. «È sotto gli occhi di tutti - precisa il questore - quello che stanno facendo le forze dell’ordine: le decisioni vanno prese nei modi e tempi debiti».

Il sindaco Alessandro Andreatta, dal canto suo, ricorda che si è intensificato il controllo del territorio con due squadre degli agenti municipali, che prestano servizio quotidiano fino a mezzanotte. «Le decisioni - sottolinea - le prende il Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza, composto dal questore, Commissario del Governo e comandanti delle forze dell’ordine anche su indicazione delle nostre richieste. Si tratta di verificare a breve se gli interventi messi in atto hanno avuto risultati positivi. Per quanto riguarda l’uso dell’esercito, non lo escludo ma, ripeto, bisogna prima fare un bilancio dei provvedimenti presi».

Intanto si registra la reazione di Claudio Civettini, consigliere provinciale di Lista Civica Trentina, con un’interrogazione al presidente Dorigatti. Scrive Civettini che la proposta dell’avvocato Frizzi appare costruttiva perché «orientata non già a sollevare polemiche ma a ripristinare una situazione di sicurezza e vivibilità oggi minacciata». Civettini chiede se la Provincia non ritenga opportuno «la collaborazione tra l’amministrazione comunale e la parte sana dello Stato che è l’esercito e, in caso positivo, in quali termini e modalità intenda attivarsi».













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