«Anche il Sassolungo deve entrare nella tutela Unesco»

Mountain Wilderness annuncia una serie di iniziative E attacca (ancora) Apt e Superski per la pubblicità «falsa»



VALLE DI FASSA. Anche il Sassolungo deve entrare nell’area dolomitica tutelata dall’Unesco. L’appello (unito alla polemica di cui diremo poi) arriva dal direttivo di Mountain Wilderness che ieri ha diffuso un comunicato in cui annuncia una manifestazione - il 6 e 7 luglio prossimi - per rilanciare l’inserimento di questa montagna fra i beni tutelati. L’associazione ambientalista - di cui è vice presidente Luigi Casanova - scrive: «Una miope scelta del mondo politico, altoatesino in particolare, ha privato il gruppo del Sassolungo di un riconoscimento tanto prestigioso. E la si smetta di dire che tale scelta è stata dovuta al fatto che l’area non corrisponde ad un parco naturale: il monte Pelmo. la Marmolada, il Catinaccio e il Latemar non sono parchi ma costituiscono tasselli fondamentali del patrimonio Unesco delle Dolomiti».

E la polemica? Casanova attacca ancora una volta l’Apt di Fassa, dopo la polemica dello scorso inverno contro Superski Dolomiti, per la campagna pubblicitaria che anche in questi giorni viene pubblicata su alcune riviste nazionali e che vede un escursionista “abbracciare” proprio il Sassolungo, con il logo della Fondazione Dolomiti Unesco pubblicato a margini del messaggio promozionale: «Un modo di fare pubblicità che lascia sconcertati - secondo Casanova - visto che si nasconde la realtà dei fatti e cioè che il Sassolungo, per volontà politica, non è inserito nei beni tutelati dall’Unesco». Nel comunicato di Mountain Wilderness addirittura si parla di truffa. Una polemica in realtà non nuova. tanto che il direttore dell’Apt Andrea Weiss aveva già avuto occasione di chiarire che - al di là delle questioni geologiche - i valori ambientali e paesaggistici devono accomunare tutte le Dolomiti». (a.s.)













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