Allarme spreco di cibo a scuola

Dati allarmanti raccolti dalla Comunità di valle: scartate tre tonnellate di generi alimentari al mese


di Paolo Trentini


ROVERETO. Un piatto su quattro nelle mense scolastiche della Vallagarina rimane inutilizzato o avanzato nei piatti, e ogni mese si scartano più di 3 tonnellate di generi alimentari. Lo confermano i dati raccolti dalla Comunità di Valle nell'indagine promossa nelle scuole lagarine in collaborazione con l'ufficio provinciale di statistica e l'Osservatorio per la salute.

Partendo dal dato che la Comunità fornisce 700 mila pasti annui (attraverso l'appalto a Risto3) sono state individuate alcune mense per posizione geografica e per numero di pasti serviti giornalmente. Le scuole interessate dall'indagine che si è svolta nell'arco di 20 giorni dal 5 al 30 maggio del 2014 sono le Bresciani di Ala, le Malfatti di Mori, Filzi, Gandhi, Negrelli e Regina Elena di Rovereto. Nelle 4 settimane di studio sono stati serviti 142.029 piatti agli studenti lagarini, gli utenti medi giornalieri erano 1700 e i dati raccolti sono stati 136 mila. Su 13 mila chili di cibo gli avanzi complessivi sono stati del 23% (circa 3 tonnellate di cibo), di cui il 16% rimaneva nel piatto dei bambini, il 7% nelle vasche della mensa.

Il piatto che i bambini faticano di più a mangiare rimane la verdura, sia cotta che cruda, della quale il 30% viene scartato, mentre per i primi piatti viene avanzato un 20% e per i secondi un 23%. Ciò che piace meno ai bambini di più sono il piatto vegetariano, la verdura cotta e cruda, la minestra e il pesce. Ora con i dati in possesso che sono i primi in Provincia, la Comunità intende individuare le giuste azioni per migliorare ancora di più il servizio, in particolare nei confronti delle famiglie e dell'educazione alimentare dei giovani studenti. Magari si potrà pensare a come recuperare il cibo non utilizzato o a distribuirlo a chi ne ha bisogno, magari si potranno incrociare i dati analizzati sopra con quelli relativi agli stili di vita già ampiamente descritti sulle nostre pagine mercoledì scorso. Se da sempre verdure e minestre sono indigesti ai giovani e anche il pesce non sempre riscuote grande successo tra i palati dei piccoli, i dati descritti sopra incrociati con alcuni comportamenti sbagliati come la troppa tv e la tendenza a fare poco movimento, possono aiutare a spiegare il fenomeno dei bambini sovrappeso oppure obesi. Se per quanto riguarda i gusti alimentari dei bambini non si riscontrano grandi novità, ma più interessante appare il dato riferito alle diete speciali riservate alle allergie, in costante aumento in questi ultimi anni.

Nelle 29 mense della valle sono stati 618 i piatti "speciali" riservati ai bambini con intolleranze alimentari: di queste 41 riguardano la celiachia, 8 il diabete, 61 lattosio e derivati, 36 pesce, 31 formaggi e 340 prive di carne (di cui 246 totalmente prive di carne).













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