Albergatori, una stagione nerissima

L'Asat: "Persi 300 milioni di euro di indotto"



TRENTO. "La stagione invernale non è stata positiva: le imprese del turismo perdono il 20% di fatturato, pari a circa 300 milioni di euro di indotto". Con questa premessa il presidente dell'Associazione albergatori e imprese turistiche del Trentino (Asat), Luca Libardi, ha sottolineato la necessità di proroghe per l'accesso al credito. "Per la Provincia autonoma di Trento, nel merito del rientro dei nove decimi - ha aggiunto - significa non incassare 150 milioni di euro. E anche la stagione estiva non si profila rosea".

In seguito al recente accordo nazionale tra Abi (Associazione banche italiane) e le associazioni di categoria, al prossimo tavolo tecnico provinciale del credito l'Asat intende proporre di prorogare l'accesso al credito anche alle imprese che ne hanno usufruito nel 2009 (data dell'ultima moratoria) e di estendere da 12 a 18 mesi la sospensione del pagamento delle rate dei mutui.

Per raccogliere le opinioni degli imprenditori trentini in proposito, in questi giorni l'Asat ha avviato un'indagine, che rivela che il 35% delle imprese locali, complessivamente 1.500, si è impegnata per investimenti per 1 milione di euro, e il 12% per oltre 2 milioni di euro. Al formulario dell'indagine, che produrrà risultati definitivi entro la prossima settimana, hanno risposto finora 350 aziende, di cui il 52% si e' detto favorevole alla proroga di accesso al credito e di sospensione dei pagamenti dei muti fino a 18 mesi. Rappresentano il 35% del totale delle imprese turistiche trentine.













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