l'episodio

Adolescente molestata sull’autobus

L’uomo, un sessantenne, avrebbe allungato le mani lungo le cosce della minorenne. Forse «toccata» anche un’amica



TRENTO. Lei era sull’autobus assieme ad un amica, e quando il sessantenne si è seduto vicino a lei, probabilmente non ci ha fatto neppure caso. Ma quando ha sentito le mani di lui salire lungo le gambe, si è pietrificata. Non è riuscita a fare nulla se non spostare lo zaino per bloccare quella violenza sessuale. E questa è esattamente l’accusa di cui dovrà rispondere il sessantenne che è stato individuato con un’indagine «in viaggio» della squadra mobile.

Gli investigatori, infatti, si sono messi a cercare l’uomo controllando i mezzi del trasporto urbano della città fino a quando non lo hanno individuato e quindi è stato riconosciuto anche dalla vittima. Anzi dalle vittime, visto che anche l’amica della ragazza molestata avrebbe raccontato un tentativo da parte delle stessa persona di strusciarsi contro di lei.

I fatti risalgono all’aprile scorso quando le due ragazze, sono adolescenti, sono salite su uno degli autobus della linea urbana che uniscono le varie zone della città. Stava chiacchierando con l’amica quando sul mezzo di servizio pubblico è salito anche un sessantenne di origine albanese ma residente in città da diverso tempo. In base al racconto della ragazza, sarebbe stato l’uomo ad avvicinarsi alle giovanissime.

E avrebbe sfruttato la confusione sull’autobus per allungare le mani fra le cosce della giovane. Che è rimasta immobile come se non riuscisse più a muoversi e quindi a reagire a quello che le stava succedendo. Una violenza fisica, una molestia che lei ha cercato di far cessare spostando lo zaino. Ma si è sentita veramente al sicuro solo quando l’uomo ha lasciato il mezzo.

A quel punto, spaventata, si è rivolta alla sua famiglia e quindi alla polizia. Agli investigatori della mobile ha raccontato quello che le era successo ed è stata in grado, grazie anche all’aiuto della sua amica, di fornire una descrizione di chi l’aveva molestata. I poliziotti si sono quindi messi alla ricerca del sessantenne e lo hanno fatto tenendo sotto controllo, per vari giorni, l’autobus dove il tutto era avvenuto. Questo nella convinzione (esatta) che il sessantenne lo usasse con una certa cadenza. Ed è così che alla fine lo hanno intercettato e quindi denunciato per violenza sessuale. Ora il fascicolo è passato alla procura.

 













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