Adescava ragazzine via chat, arrestato

Cuoco di Siracusa si faceva inviare immagini hard da alcune minorenni trentine. Trovato dalla polizia postale



TRENTO. Adescava ragazzine e bambine via chat. Fingeva di essere un sedicenne, le corteggiava e poi le spingeva a spedirgli fotografie in pose osè o addirittura filmati. Aveva adescato tre ragazzine anche a Trento, ma le sue vittime in tutta Italia sono almeno una decina. La polizia postale di Trento, guidata dal vicequestore aggiunto Tiziana Pagnozzi, però è riuscita a individuarlo dopo un’indagine lampo. L’uomo è finito agli arresti domiciliari su ordine di custodia del gip di Trento. Si tratta di un cuoco di 48 anni di Siracusa, separato con figli. Aveva iniziato a sedurre via chat delle giovanissime. Non cercava di incontrarle, ma chiedeva loro delle fotografie molto spinte. Sempre ieri, la polizia postale di Trento ha portato a termine un’altra inchiesta che è culminata con l’arresto di un giovane di 25 anni di Crema. Il giovane scambiava attraverso programmi di file sharing filmati a sfondo pedopornografico. Ieri mattina è stata eseguita una perquisizione a casa sua disposta dalla Procura di Crema, investita per competenza territoriale.

Durante la perquisizione, gli uomini della polizia postale hanno trovato un grande quantitativo di materiale pedopornografico. Non solo. I protagonisti del materiale trovato a casa del giovane erano bambini molto piccoli. Così è scattato l’arresto in flagranza. Il giovane è finito in carcere.

Ma torniamo all’indagine che ha portato all’arresto del cuoco di Siracusa. L’inchiesta era partita dalla segnalazione della madre di una ragazzina di 12 anni di Trento. La donna aveva notato che da qualche tempo sua figlia era molto strana. Si chiudeva in camera per chattare, aveva un atteggiamento diffidente. Inviava sms dal telefonino senza farsi vedere. La madre, così, ha sospettato che ci fosse qualcosa che non andava e ha subito denunciato la cosa alla polizia postale.

Ha spiegato agli uomini del vicequestore Pagnozzi che sua figlia non aveva mai avuto prima un comportamento simile. Gli agenti, così, hanno messo sotto controllo il telefono della ragazzina. Hanno visto che chattava con un numero che faceva riferimento a Siracusa. I due comunicavano sempre tramite smart phone. Gli agenti hanno intercettato i messaggi. Poi sono risaliti ad altre utenze con le quali il cuoco di Siracusa era in contatto.

L’indagine è durata meno di due mesi. Ma in questo breve periodo di tempo il cuoco si è messo in contatto con almeno una decina di ragazzine. Le contattava sulle principali chat, a partire da quella di facebook, ma usava anche altri social network specializzati in contri e chat. Una volta agganciata la vittima designata, l’uomo si fingeva un sedicenne. Riusciva a conquistarsi la fiducia delle ragazzine e poi avviava una vera e propria opera di convincimento.

Con grande abilità coinvolgeva le ragazzine in una sorta di gioco erotico sempre più spinto. Al culmine di questo gioco, si faceva inviare le immagini hard. Una volta raggiunto l’obiettivo, passava a un’altra ragazzina.

(u.c.)

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