Addio a Natallia Demattè, dalla Bielorussia per amore
TRENTO. Oggi, alle 14.30, nella chiesa di Ravina si celebra il funerale di Natallia Lysukha che il prossimo 22 novembre avrebbe compiuto 44 anni. Bella signora, gentile, riservata, mamma di due...
TRENTO. Oggi, alle 14.30, nella chiesa di Ravina si celebra il funerale di Natallia Lysukha che il prossimo 22 novembre avrebbe compiuto 44 anni. Bella signora, gentile, riservata, mamma di due splendide ragazze, Sara e Irene (19 e 17 anni), moglie di Franco Demattè (ieri, il 14 novembre sarebbe stato il ventesimo anniversario del loro matrimonio) da molti anni dipendente delle Cantine Ferrari, satino e corista nel coro Stella del Cornet. Natallia però non ha atteso né l’anniversario del “sì” né il compimento degli anni. È spirata a 43 anni dopo una settimana di ricovero nella Casa Hospice “Cima Verde” colpita da un male incurabile.
Già ieri sera, durante la recita del santo Rosario in molti si sono stretti accanto al marito, le figlie e ai numerosi parenti. Lei era arrivata a Ravina dalla città di Bykhov, provincia di Mogilev (in Bielorussia) come interprete (conosceva l’italiano e l’inglese) nel 1996. Con Natallia c’era un’altra interprete e due insegnanti che seguivano i 32 bambini (tra gli 8 e 11 anni) provenienti anche loro dalla Bielorussia; zona contaminata dal disastro di Chernobyl nel 1986 nella centrale nucleare Lenin, in Russia (ora Ucraina). Bambini ospiti delle famiglie che hanno accolto ben volentieri la proposta del locale Comitato di Solidarietà e della Circoscrizione, nell’ambito del progetto “Aiutiamoli a vivere”. A Ravina, i bambini si sono fermati per quasi un mese. Franco, da volontario con altre persone di Ravina in aiuto dei bielorussi, ha coronato la storia d’amore, nel ’98, con Natallia quando si sono sposati. (g.m.)