A22: «L'arteria al limite, puntiamo sui treni»

Il presidente Pardatscher: già accantonati i fondi per il tunnel del Brennero


Antonella Mattioli


BOLZANO. «Per migliorare la scorrevolezza del traffico, come A22 - dice il presidente della società Walter Pardatscher - la nostra parte l'abbiamo fatta e la stiamo facendo. Ma la capacità dell'arteria non è illimitata. Serve un giusto mix tra strade, trasporto su rotaia (da potenziare), aeroporto». Le infrastrutture, la raggiungibilità del territorio stanno particolarmente a cuore al mondo dell'economia: «Nell'ultimo trimestre - spiega il presidente di Assoimprenditori Stefan Pan - l'export è aumentato del 24%: in questo quadro sono fondamentali i collegamenti tra noi e il resto del mondo». Proprio per questo il presidente della Camera di commercio Michl Ebner, solo pochi giorni fa, ha promosso una conferenza sul trasporto intermodale lungo la linea ferroviaria del Brennero, alla quale hanno partecipato rappresentanti dei Länder, delle province e delle Camere di commercio lungo l'asse del Brennero.
AUTOSTRADA. Gli imprenditori altoatesini considerano l'A22 come l'infrastruttura di trasporto più importante del territorio. Elevato il livello di soddisfazione, ma la richiesta è quella di rendere più scorrevole il traffico anche a fronte di un nuovo aumento del passaggio di mezzi pesanti che, nel 2009, aveva subìto una riduzione del 10%. «La crisi ha inciso fortemente - spiega Pardatscher - sul traffico merci, mentre non ha avuto ripercussioni su quello leggero». Con il miglioramento della situazione economica, nei primi mesi del 2010, il numero di camion e tir in transito è aumentato del 1,9% e il trend pare essere confermato anche nei primi mesi del 2011. Ciò significa che l'arteria sta raggiungendo il limite.
Gli interventi per migliorare la scorrevolezza sono, nel 2012, la terza corsia tra Verona e Modena, mentre sono in fase di completamento, tra Verona e Bolzano sud, i lavori della terza corsia dinamica. «Da Bolzano sud al Brennero però ci sono i viadotti e, anche volendo, non si potrebbe fare nulla per eliminare il collo di bottiglia. Comunque, anche quella che viene chiamata terza corsia dinamica, altro non è che l'allargamento della corsia di emergenza e solo in casi eccezionali potrà essere usata come corsia di marcia. Questo per dire che non può essere considerata una risposta reale all'aumento del traffico».
E quindi?
«Da A22 non ci si possono attendere risposte strutturali. Anche perché la nostra è una società pubblica in cui gli azionisti sono contrari all'aumento delle corsie. Da parte nostra dunque si può solo lavorare, come stiamo già facendo, sulla miglior programmazione dei cantieri, per un ulteriore aumento della sicurezza e una maggior informazione degli utenti: tutto ciò può fluidificare maggiormente il traffico. Più di così non possiamo fare. Bisogna che ci sia un giusto mix tra autostrada, ferrovia e aeroporto».
TUNNEL. A22 crede fortemente nel trasferimento di almeno parte del traffico dalla gomma alla rotaia. Per questo entro il 2014 la società avrà accantonato 550 milioni di euro per il tunnel del Brennero e le tratte di accesso: è una partita importante perché collegata alla concessione dell'A22. Per ora è tutto congelato in attesa che l'Ue decida se la società potrà ottenere la proroga della concessione o se ci sarà una nuova gara. «Tunnel e potenziamento dell'attuale linea ferroviaria - dice Pan - sono destinate a rivoluzione il trasporto su rotaia, ma al momento e per i prossimi anni la situazione non cambierà. Il servizio ferroviario non dà quelle garanzie di cui un imprenditore ha bisogno».
AEROPORTO. Terza elemento di forte debolezza, per un territorio economicamente interessante come l'Alto Adige, l'aeroporto. «Non è né carne né pesce - attacca Pan -: costa molto alle casse pubbliche e offre un servizio insufficiente. Devono decidere cosa fare». Il destino dello scalo è legato all'allungamento della pista dagli attuali 1296 metri ai 1406 originari: arriverebbero velivoli più grandi che significherebbe più concorrenza e biglietti più economici. Duecento metri in più, fortemente contestati da Verdi e ambientalisti, che spaccano anche la Svp. Ma l'assessore Thomas Widmann assicura: «Entro fine mese porto il masterplan sull'aeroporto in giunta».

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