SICUREZZA

Trento, alla Portela e in zona San Marco arrivano i "custodi di quartiere"

Il Comune: guardie giurate con una particolare attitudine all'ascolto per raccogliere le segnalazioni di episodi di degrado urbano e trasmetterle alla Polizia locale. Il progetto sperimentale, che durerà un anno, sarà finanziato dalla Provincia con 50.000 euro



TRENTO. Unire il controllo di vicinato con la presenza di guardie giurate di istituti di vigilanza privata, individuati a seguito di procedura ad evidenza pubblica, nella zona di piazza Santa Maria Maggiore e di via San Pietro. Questa la proposta che il Comune di Trento ha inviato oggi alla Provincia autonoma di Trento.

Finanziato dalla Provincia di Trento con 50.000 euro, il progetto "Un custode per il quartiere" si propone di sperimentare un presidio straordinario in alcuni luoghi sensibili della città. La sperimentazione durerà dal primo giugno 2019 al 31 maggio 2020 e prevede un presidio di almeno 40 ore a settimana in orario pomeridiano e serale.

Per il custode di quartiere sono previsti, oltre alla formazione preliminare da parte della polizia locale, specifici incontri con i residenti della zona anche per individuare eventuali referenti di specifiche aree o categorie di cittadini.

Nel presentare l'iniziativa il sindaco, Alessandro Andreatta, ha ricordato che «pur preferendo progetti più strutturati e stabili, il Comune di Trento ha accolto come un'opportunità la decisione della Giunta provinciale di finanziare un progetto che si affianca a quelli già attivi e a quelli che saranno messi in campo in futuro».

Le zone interessate dal presidio sono l'area compresa tra via Torre Vanga, via Pozzo, via delle Orfane, piazza Santa Maria Maggiore, via Santa Margherita, via Tommaso Gar e piazza Da Vinci (denominata zona 1) e quella tra Largo Carducci, via Santa Maria Maddalena, vicolo Santa Maria Maddalena, via Dietro le Mura, via dei Ventuno, via Marchetti, parco San Marco, vicolo San Marco, via San Marco, vicolo della Mostra, piazza Mostra, passaggio Osele, via Suffragio e via San Pietro (zona 2).

Le guardie giurate costituiranno un punto di riferimento per cittadini e operatori economici e raccoglieranno le segnalazioni di episodi di degrado urbano al fine di valutarli e trasmetterli alla Polizia Locale. Daranno inoltre informazione ai cittadini sui corretti comportamenti per prevenire o gestire condotte illecite o moleste, avranno cura di prevenire ogni evento che possa causare danni ai beni del patrimonio comunale.

Se le guardie sorprenderanno qualcuno nell'atto di commettere illeciti, abbandono di rifiuti, assunzione di bevande alcoliche dove vietato, oppure reati, come danneggiamento, imbrattamento e furto, dovranno intervenire, si legge in una nota del Comune di Trento, «con i mezzi a disposizione e avvertire immediatamente le forze dell'ordine».

Particolare importanza - precisa ancora il Comune - sarà assegnata alla selezione delle guardie o meglio dei "custodi di quartiere" che dovranno essere persone capaci di relazionarsi e di dialogare con i residenti e gli operatori della zona. La preparazione specifica dovrà dunque accompagnarsi all'attitudine ai rapporti umani e all'ascolto delle esigenze dei cittadini.

Per questo l'affidamento del servizio di vigilanza sarà fatto con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa in modo da poter considerare non solo gli aspetti economici ma anche quelli qualitativi.













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