il bando

Si cercano astronauti: dopo 11 anni il bando dell’Agenzia spaziale. Per la prima volta è aperto anche ai disabili

Mentre la trentina Samantha Cristoforetti si prepara alla nuova missione, l'Esa cerca “reclute”



TRENTO. Appassionati dello spazio, potenziali emulatori di Samantha Cristoforetti che si sta preparando alla prossima missione, dopo 11 anni l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) mette in “rampa di lancio'” un nuovo bando per selezionare astronaute ed astronauti europei. Il bando rimarrà aperto fino al 28 maggio 2021 ed è destinato a candidate e canditati qualificati, senza distinzioni di genere. Insieme a questo avviso, l’Esa ha lanciato un concorso che si presenta come una prima a livello mondiale e che intende offrire un’opportunità di vivere una missione spaziale professionale a chi ha delle disabilità fisiche: si tratta del concorso per lo studio di fattibilità “Parastronauta” anch’esso aperto fino al 28 maggio 2021.

Vuoi fare l'astronauta, ecco il bando di gara

Dopo 11 anni, l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) mette in 'rampa di lancio' un nuovo bando per selezionare astronaute ed astronauti europei. Il bando rimarrà aperto fino al 28 maggio 2021 ed è destinato a candidate e canditati qualificati, senza distinzioni di genere.

Per partecipare, occorre inviare la propria candidatura tramite la pagina Esa Career del sito istituzionale ESA entro i limiti sopraindicati; è questa l’unica procedura di presentazione. Dopo la scadenza, prenderà il via la procedura selettiva, articolata in sei fasi. La nomina di coloro che avranno superato l’intero iter è prevista per il mese di ottobre 2022.

“Rappresentare tutte le parti della nostra società è un impegno che prendiamo molto seriamente,” commenta David Parker, Direttore dell’Esplorazione Umana e Robotica Esa. “La diversità in Esa non deve riferirsi solo a origine, età, bagaglio culturale o genere dei nostri astronauti, ma anche a possibili disabilità fisiche. Per trasformare questo sogno in realtà, insieme al reclutamento delle astronaute e degli astronauti, sto lanciando il Parastronaut Feasibility Project (progetto di fattibilità parastronauta), un’innovazione che è tempo di introdurre.”













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