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Sconcerto per l’incendio nella notte: «Non c’è pace per Agitu neppure dopo la sua morte»

I legali dei familiari della pastore etiope uccisa quasi un anno fa: «Auspichiamo nell’interesse dei famigliari e della comunità che si faccia piena luce sulle cause dell’incendio che ha avvolto la macchina di Agitu»

LA NOTIZIA: l'auto di Agitu bruciata nella notte



TRENTO.  «Non c’è pace per Agitu neppure dopo la sua morte». Lo dicono gli avvocati Elena Biaggioni, Andrea de Bertolini, Giovanni Guarini, legali dei familiari di Agitu Ideo, la pastora etiope uccisa quasi un anno fa nella sua abitazione di Frassilongo. La notizia dell’incendio dell’auto della donna, rimasta parcheggiata davanti alla casa dalla notte del femminicidio, ha creato sconcerto e dolore fra i tanti amici di Agitu e soprattutto nei familiari dell’etiope.

«Sarebbe davvero intollerabile se questo gesto fosse correlato in termini punitivi all’esempio che Agitu ha  saputo essere: donna, straniera, intraprendente, colta, coraggiosa ed emancipata. Per questo auspichiamo nell’interesse dei famigliari e della comunità che si faccia piena luce sulle cause dell’incendio che ha avvolto la macchina di Agitu, ancora parcheggiata dinanzi alla sua abitazione da quella notte in cui fu uccisa», le parole degli avvocati.













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