LA PROTESTA

Rovereto, il parco della piscina “amputato” per costruire uno stradone: i residenti contro le ruspe

Brutta sorpresa per chi vive nella zona e la frequenta abitualmente. La nuova strada a due corsie servirà per accedere a un palazzo di quattro piani che sorgerà al posto della villetta lungo la pedonale. “Aumenterà anche il traffico, in un punto già critico”

GUARDA LE IMMAGINI: Il cantiere al via: rimossi siepe e giochi per i bambini


di Luca Marognoli


ROVERETO. Aprire la finestra e scoprire le ruspe in azione. Per “amputare” il già piccolo ma “prezioso” parco Tamanini, un’oasi di verde circondata dal traffico, dal quale si dirama la passeggiata che raggiunge il Lungoleno. “Martedì all’una ho sentito del rumore: mi sono affacciata e c’erano gli operai che transennavano il parco, mentre la ruspa stava già sbancando e togliendo la siepe e i giochi dei bambini”. A parlare è Annamaria Raciti, che abita nel condominio verde che affaccia sul parco.

Una brutta sorpresa. Ma quanto può esserlo il cantiere per la costruzione di una strada a due corsie di accesso a un palazzo di 4 piani (che sorgerà al posto della villetta lungo la pedonabile)? Possibile che nessuno sapesse? “Prima c’erano solo voci, emerse comunque da poco, appena due mesi fa”, argomenta Raciti, che ha sottoscritto una lettera assieme ad altri residenti nella zona in cui si chiede conto al Comune di quanto sta accadendo. “E’ difficile avere informazioni sui progetti per un cittadino. Noi condomini ci siamo parlati e ci siamo chiesti se fosse tardi per intervenire. Erano sorpresi anche i passanti con i cani, evidentemente anche loro all’oscuro del cantiere”.

Che sia tardi per intervenire quando c’è già un progetto approvato è difficile da smentire. Resta da capire quale sarà l’impatto dell’opera su un parco che, ironia della sorte, è dedicato al naturalista Tamanini, osservano i firmatari della lettera. “Un progetto precedente già prevedeva l’ampliamento della piccola strada pedonale di accesso da via Segantini, ma i genitori dei bimbi dell’asilo si erano opposti. Ora invece evidentemente l’intervento si farà. Arriverà una strada di 6 metri più uno e mezzo di marciapiede”.

La signora Raciti fa una rapida valutazione di costi-benefici per la cittadinanza: “Ho capito che avremo un marciapiede nuovo, ma il gioco non vale la candela perché il traffico aumenterà. Parlano tanto di flussi... Quello che sosteniamo è che forse ci poteva essere una comunicazione e un’informazione adeguata alla cittadinanza: non è solo una questione di dimensione del parco, che è già piccolo e sarà ridotto almeno di un quarto, ma di impatto in termini di vivibilità sul quartiere e di circolazione stradale in una parte di città ricca di snodi strategici”.

Rovereto, le ruspe al parco Tamanini: in arrivo uno stradone al posto dei giochi per i bmbini

Alcuni residenti nella zona protestano per l'intervento "di riqualificazione" che è iniziato martedì 9 marzo 2021: "La strada servirà per raggiungere un nuovo palazzo di 4 piani che sarà realizzato al posto della villetta lungo la pedonale. E anche il traffico aumenterà in un punto già critico". LEGGI L'ARTICOLO

La zona – continua Raciti - “è già congestionata dal traffico perché chi viene dall’ospedale taglia per via Halbherr per evitare il semaforo di via Cavour. Si immettono nella rotonda che è sempre intasata. Si poteva trovare un’altra soluzione, invece di tagliare un pezzo di parco, suggestivo anche per la sua passeggiata, molto frequentata da cicisti, pedoni e persone anziane che vanno in piscina, all’asilo e alla cooperativa L’Approdo. L’estate è un polmone verde e fresco molto apprezzato da chi vuole raggiungere il Lungoleno e le sue panchine assolate”.

Le ricadute che ci saranno sul traffico sono pevedibili: “Già ora immettersi su via Segantini è un rischio, perché bisogna inserirsi nella colonna di auto che c’è costantemente. Sicuramente si formerà un ulteriore collo di bottiglia. E’ rischioso, perché in quel punto c’è un parcheggio selvaggio generato dalla mancanza di una segnaletica adeguata”.

 

Le firme in calce alla lettera sono dei residenti in due edifici del circondario. “Abbiamo intenzione di promuovere anche una raccolta di firme”, informa Raciti. “Volevano fare una manifestazione al parco, che però è già stato recintato. E chiederemo incontro al sindaco. Mi sono informata e non è possibile partecipare alla commissione edilizia neanche come uditori. Non possiamo certo opporci al piano regolatore, ma forse era il caso di pensare a un accesso diverso. Temiamo poi che con i crediti edilizi l’edificio possa essere ulteriormente ampliato”.

 

La lettera dei residenti.

Quale logica muove un'amministrazione pubblica a favorire gli interessi, pur legittimi, di un privato sacrificando uno spazio verde pubblico?

Questo è quanto sta accadendo al Parco, ironia della sorte dedicato al naturalista Tamanini, che si trova lungo la via pedonabile che collega via Segantini al Centro natatorio e che subirà una importante riduzione, pomposamente classificata come “riqualificazione”.

Nello specifico è prevista l'edificazione di un nuovo edificio di almeno quattro piani in sostituzione dell'attuale villetta a due piani collocata lungo la pedonabile da sempre frequentata da tante persone per andare al Centro Natatorio, alla Scuola per l'infanzia, alla Cooperativa Il Ponte e accedere alla passeggiata del Lungoleno.

Per favorire l'accesso al nuovo insediamento abitativo l'attuale pedonabile sarà trasformata, solo nel primo tratto, in una strada a due corsie e annesso marciapiede, tutto questo sottraendo una porzione importante dello spazio pubblico del parco riducendone al minimo la sua funzione fino adesso egregiamente svolta. È un piccolo parco che però ha sempre avuto una funzione importante per la qualità della vita del quartiere. In tempi di Covid non era stato dato tanto risalto alla necessità di conservare, se non ampliare, gli spazi pubblici all'aperto e destinati a tutti i cittadini?

La soluzione trovata sarà di notevole impatto sul flusso veicolare di via Segantini già fortemente sotto pressione perché parte di un sistema viario già in sofferenza che interessa le vie limitrofe (via Cavour, via Halbherr, Statale).

Per un intervento di questa portata sarebbero stati auspicabili alcuni passaggi di confronto a partire dalla Circoscrizione Centro e dall'Amministrazione comunale per illustrare alla cittadinanza, per tempo, questo cosiddetto “intervento di riqualificazione”.

Ci si chiede quante ipotesi siano state valutate prima di arrivare a questa soluzione.

Invece è accaduto che martedì 9 marzo, con grande sorpresa e sbigottimento dei residenti il parco è stato chiuso e transennato per iniziare i lavori di riduzione dello spazio verde.

Nessuno contesta l’importanza di edificare secondo nuovi parametri di classe energetica, come sarà il nuovo edificio, ma sarebbe stata necessaria una valutazione di tutti gli effetti, soprattutto quelli negativi, che un tale intervento genererà nel contesto urbano del quartiere e oltre.

 

I residenti: Silvana, Luisa, Claudio, Francesca, Annamaria, Carmen, Paolo, Andrea, Giorgio, Laura, Andrea, Veronica, Massimo

 













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