Portafoglio sparito, il Gps incastra il ladro 

Il furto in una azienda roveretana. In 48 ore la polizia stradale ha denunciato un autista lombardo



ROVERETO. Tutto è partito dal ritrovamento, lunedì mattina, nel cestino dei rifiuti dell’area di servizio Adige Ovest di un portafoglio. Dentro solo i documenti. L’inserviente che lo ha rinvenuto ha messo in moto la polizia autostradale che ha contattato il proprietario. Il portafoglio - ha detto il giovane, alense ma dipendente di una ditta roveretana - gli era in effetti stato rubato lunedì mattina. Lo aveva lasciato nella giacca e quindi nello spogliatoio della sua azienda. Non aveva ancora sporto denuncia. Le indagini hanno preso le mosse da lì, ed hanno avuto una evoluzione sorprendentemente rapida e oltremodo felice: un lombardo, S.D.P., 40 anni, è stato denunciato per furto e utilizzo indebito di carte di credito. I poliziotti verificando con i colleghi del derubato chi aveva avuto accesso agli spogliatoi, avevano scoperto che lunedì in ditta avevano avuto una sola consegna e che l’autista aveva chiesto di andare in bagno. Passando quindi da solo negli spogliatoi, adiacenti ai servizi. Il camion risultava sia dalle rilevazioni del Gps che da quelle delle telecamere ai caselli autostradali, avere sostato in mattinata nella ditta dove si era verificato il furto, poi avere preso la A22 a Mori, poi essersi fermato all’area di servizio Adige Ovest. Nella stessa area di servizio inoltre era stato utilizzato il bancomat del derubato, che si trovava nel portafoglio, per pagare 20 euro di acquisti. Trattandosi di un bancomat di ultima generazione, era bastata una strisciata: il codice è necessario solo per importi superiori ai 25 euro. A quel punto a chiudere il cerchio, il cassiere dell’area di servizio avrebbe anche riconosciuto l’autista lombardo. Magari non ci sarà la “pistola fumante”, ma una serie di coincidenze talmente lunga, articolata e complessa che pensare ad un malinteso diventa molto difficile. (l.m)













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