Padri separati, in arrivo nuovi alloggi 

Consegnati ieri dall’Itea 16 appartamenti a canone moderato: un terzo delle richieste proviene da uomini con i loro figli


di Michele Stinghen


ROVERETO. Hanno diverse metrature, l'affitto costa un po' meno rispetto a quelli che si trovano sul mercato, e piacciono molti ai padri separati. Sono gli alloggi a canone moderato dell'Itea, che giusto ieri ne ha consegnati 16 in via Unione, nel nuovissimo condominio da poco terminato al civico 64. Lo stabile, caratterizzato da elevati standard di risparmio energetico e con un bel giardino interno con parco giochi per bambini, è stato destinato dall'Itea a quel tipo di offerta intermedia; i canoni non sono quelli tradizionali dell'edilizia popolare (il canone cosiddetto "sociale"), sono un po' più elevati, e sono riservati a quella fascia di popolazione che per vari motivi non può permettersi di comprare casa o sopportare gli affitti di mercato, ma al tempo stesso non rientra nei parametri più stringenti delle graduatorie per le case popolari. In questa fascia, si è scoperto a posteriori, rientrano a pennello i padri separati. Quasi un terzo delle domande per gli alloggi a canone moderato è arrivato infatti da uomini con figli, che però si sono separati dalla coniuge. E che cercano un'altra casa.

Gli appartamenti in via Unione, così come gli altri destinati alla fascia intermedia, sono molto adatti: molti di questi hanno due stanze, la seconda delle quali può essere destinata ai figli, per il tempo che questi trascorrono col padre. Va da sè che ieri, alla consegna delle chiavi, c'erano molti altri tipi di famiglie; l'offerta degli alloggi a canone moderato si presta a molti bisogni, anche quelli di giovani che vogliono uscire dal nucleo famigliare di origine (la domanda è slegata dallo stato famigliare, a differenza degli appartamenti Itea a canone sociale). I canoni di affitto, dicevamo, sono un po' più bassi di quello sul mercato; per un alloggio a due stanze, a cavallo dei 70 metri quadrati, l'affitto va dai 477 ai 550 euro. Lo stabile di via Unioneè dotato di pannelli solari, sistema di raccolta dell'acqua piovana per l'irrigazione del giardino, riscaldamento a pavimento, coibentazione, e alto risparmio energetico. «Nel 2017 abbiamo collocato 547 famiglie in Trentino, consegnando alloggi di risulta e anche nuovi» ha detto il presidente di Itea Salvatore Ghirardini. Graduatorie e assegnazioni sono state seguite dalla Comunità della Vallagarina.

«Abbiamo sostenuto questo intervento per alloggi a canoni moderati - ha aggiunto l'assessore Roberto Bettinazzi - abbiamo voluto allargare la forbice Icef per le richieste, portandola dalla fascia 0,16-0,41 ad una più ampia, tra 0,18 e 0,39». Presente anche l'assessore provinciale Carlo Daldoss: «Come Provincia, per i prossimi cinque anni, potremo dare il mandato ad Itea per un nuovo piano di investimenti, per costruire alloggi nuovi come questi». In vista ci sono altre consegne di appartamenti a Rovereto: il 28 marzo sempre in via Unione, per 11 alloggi a canone sociale, e il 12 aprile per altri a canone moderato in via Abetone.

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