“Morosità incolpevole”, nessuna domanda 

Ad oggi nemmeno una richiesta di contributo per pagare l’affitto da parte di chi ha perso il lavoro



ROVERETO. Non ci sono ancora domande presentate di contributo per "morosità incolpevole": la Comunità della Vallagarina rilancia la sua originale iniziativa, a sostegno di chi si trova in difficoltà a pagare l'affitto perché ha perso il lavoro o ha altre difficoltà. Del resto, c'è ancora tempo fino al 5 ottobre per presentare richiesta. La forma di aiuto, lanciata dalla Comunità della Vallagarina, non ha precedenti in Trentino. Ne possono beneficiare i cittadini in affitto che si trovino in situazione di sfratto per morisità. Ovviamente ci devono essere dei motivi, affinché questa morosità possa essere considerata "incolpevole", e cioè si deve dimostrare di essere stati licenziati, di aver subito una drastica riduzione dello stipendio, di essere in cassa integrazione, di aver dovuto cessare la propria attività, di aver subito una malattia o un grave infortunio o di subire le conseguenze di un divorzio, separazione. La Comunità aveva stanziato 50 mila euro per questi contributi. La domanda deve essere presentata in forma congiunta dai proprietari e dagli inquilini. Forse è anche questo uno dei motivi per il quale la Comunità, a due mesi dalla presentazione dell'iniziativa, ancora deve registrare richieste. «Abbiamo avuto diversi interessamenti, sia da parte di proprietari, sia di persone in affitto, ma sinora nessuno ha ancora presentato formalmente domanda», dice l'assessore della Comunità della Vallagarina Roberto Bettinazzi. Il dover avere il consenso di entrambe le parti; i requisiti piuttosto stringenti su chi può fare domanda; la necessità di essere in presenza di uno sfratto formalizzato: forse sono questi vincoli ad aver ristretto il campo e a far sì che sinora nessuno abbia chiesto contributo. E dire che gli aiuti per la "morosità incolpevole" dovrebbero proprio intercettare tante vittime della crisi: non sono poche le persone, sino a poco tempo fa sicure della propria posizione, che si sono viste togliere il lavoro, ridurre l'orario, finire nella precarietà. Ci sono poi le persone - uomini o donne - che a seguito di una separazione o divorzio si trovano in difficoltà economica. E per questo si trovano in difficoltà a pagare l'affitto. Per avere maggiori informazioni si può visitare il sito della Comunità di Valle, www.comunitadellavallagarina.tn.it, o recarsi all'ufficio edilizia abitativa, in via Tommaseo. (m.s.)













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