Le scuse più assurde pur di uscire: «Non ho le mazzancolle» 

Le storie più curiose ai controlli di polizia. Da un paese del circondario diretto a Rovereto perché ha “urgenza” di una pescheria. E poi c’è il settantenne che ogni giorno fa la stessa  passeggiata: dal centro sale a Noriglio e poi a Zaffoni, con giro del Monteghello e ritorno in città



ROVERETO. Anche la casa di cura Solatrix ha dato la disponibilità alla collaborazione in questa situazione di emergenza a causa della diffusione dell’infezione provocata dal virus Sars-Cov2. La settimana scorsa una signora proveniente dal Pronto Soccorso e ricoverata in Solatrix ha manifestato sintomi di insufficienza respiratoria e dopo i necessari approfondimenti è stata portata al Santa Maria del Carmine. Ne parliamo con il direttore della casa di cura, dottor Vito Bongiovanni.

Dottor Bongiovanni può raccontarci cosa è successo?

Mi preme confermare che quanto successo ha dimostrato come il protocollo al quale ci siamo attenuti in condivisione con l’Azienda sanitaria, ha dato esito positivo. La signora è arrivata da noi venerdì proveniente dal Pronto Soccorso di Rovereto, la domenica abbiamo riscontrato una insufficienza respiratoria, abbiamo prontamente fatto la diagnosi e il tampone. L’esito è stato positivo e la signora, dopo un isolamento qui da noi, è stata trasferita lunedì all’Ospedale di Rovereto.

Avete provveduto a dei cambiamenti in questa fase di emergenza?

Certamente, per tutti i nuovi arrivi dall’Ospedale di Rovereto abbiamo predisposto delle stanze isolate in modo che non ci sia nessun contatto con gli altri pazienti che già sono ricoverati qui. Il nostro personale poi è preparato a fronteggiare e a riconoscere questa emergenza.

Il personale che ha assistito la signora poi trasferita è stato monitorato?

Tutto il personale che in qualche modo hanno avuto contatto con la signora è stato controllato, è stato fatto il tampone come da protocolli, siamo sostanzialmente tranquilli e preparati ad affrontare questa emergenza.

Avete problemi di organico?

Non al momento, anche qui avviene quello che sta succedendo in tutti gli Ospedali, ci stiamo concentrando su cose indifferibili e bloccando il resto, come da indicazioni chiare dell’Azienda Sanitaria. Cerchiamo comunque di dare risposte e di esserci concretamente per i nostri pazienti, lavorando quotidianamente in rete con le indicazioni e le linee della sanità provinciale. S. CHI.













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