«Le associazioni  sono difficoltà il Comune le aiuti»

Rovereto. Ci abbassiamo lo stipendio e facciamo raccolta fondi offrendo lezioni online scontate. È una delle tante formule che le associazioni sportive e artistiche stanno inseguendo per sopravvivere...



Rovereto. Ci abbassiamo lo stipendio e facciamo raccolta fondi offrendo lezioni online scontate. È una delle tante formule che le associazioni sportive e artistiche stanno inseguendo per sopravvivere alla pandemia; l'esempio viene da Artea, ma ce ne sarebbero tanti altri. Esempi di un mondo che è uno degli architravi del tessuto associativo di Rovereto, e che ora - benché poco se ne parli - è in fortissima difficoltà. Ne parla Elisa Colla, che ha fondato la scuola di danza Artea. «Sono passati dieci mesi dall’inizio della pandemia e sento parlare ancora troppo poco di quanto l’associazionismo stia affrontando in questo periodo. Nelle cronache si legge delle difficoltà che bar e ristoranti stanno affrontando, della chiusura di teatri e cinema, e certamente comprendo il loro dramma. Ci sono però tanti altri attori che muovono l’economia ma, soprattutto, che animano a livello sociale la vita delle nostre città, che creano relazioni e diventano punti di riferimento per molte famiglie e molti giovani. Sono le associazioni culturali e sportive. Anch’esse sono attori economici ma, pur rappresentando un luogo di lavoro per molte famiglie, ad animare la loro attività non è solo la logica di scambio di servizi a fronte di un’offerta economica, ma lo scopo sociale per il quale sono state costituite». Attorno a scuole di danza, associazioni sportive, artistiche e altro ancora si aggregano persone di diversa età, estrazione sociale, etnia, e sono tantissime a Rovereto. Ora, a causa della pandemia, sono tutte ferme, e boccheggiano, perché quasi non hanno più entrate, da molto tempo. «Le associazioni hanno tenuto duro fino adesso, ma con questa seconda ondata è arrivato il momento di occuparsi di loro, soprattutto di quelle che, in affitto da privati, hanno pagato i canoni di locazione da marzo a dicembre senza poter utilizzare le proprie sedi se non per poche settimane, con allievi più che dimezzati, prima del nuovo stop del 25 ottobre. Ora, nella situazione attuale, siamo ad un bivio: l’appello è al Comune di Rovereto perché renda disponibili i fondi di attività rimaste sospese e l’invito è ai cittadini, perché sostengono le attività locali anche del monto associativo», scrive Colla. Altrimenti ci si insegna come si può, come alla sua scuola, dove si stanno raccogliendo fondi offrendo lezioni online registrandole gratis o ci si abbassa lo stipendio. M.S.













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