Il tango che combatte la malattia 

Ballerini con Parkinson e Sma alla Beata Giovanna, con l’associazione Emma



ROVERETO . Tanta voglia di ballare e non solo. Questo è stato il tema principale del saggio di tango organizzato dall'associazione E.m.m.a., ovvero Energia, Mente, Movimento e Armonia, presso la sala auditorium del Centro Pastorale Beata Giovanna.

Quello che ha reso speciale questo incontro è stato dato dal fatto che i ballerini che si sono esibiti erano persone portatrici di Parkinson e sclerosi multipla. Questo progetto è nato grazie ad una collaborazione tra Parkinson Trento Onlus e Aism (Associazione Italiana Sclerosi Multipla). A rappresentare queste due realtà la presidentessa di Aism, Elena Dellaidotti, e la vicepresidentessa di Parkinson Trento Onlus, Andreanna Bayr. Sono inoltre intervenuti l'assessore alle politiche sociali, il dottor Mauro Previdi, ed il dottor Giorgio Rossi, direttore della Struttura complessa di Neurologia al presidio ospedaliero Santa Maria del Carmine.

E.m.m.a. è attualmente impegnata in svariati progetti, legati al benessere della persona. «Conta tra i centossessanta e i centottanta iscritti» spiega la presidentessa Patrizia Loro. «A questo corso di tango hanno partecipato circa una dozzina di persone con Parkinson e sclerosi multipla. Sono partiti in quattordici, poi vi è stato un calo fisiologico».

Non è un caso che sia stato scelto il tango per queste persone perché «aiuta a sviluppare l'equilibrio, la camminata e la postura, elementi in cui le persone con queste patologie neurodegenerative sono carenti. All'inizio di ogni lezione venivano fatti degli esercizi per aiutare equilibrio e postura e, successivamente, nel momento del ballo, tutti venivano affiancati da ballerini senza malattia».

Quella di quest'anno è stata la seconda edizione del progetto e, sottolinea con orgoglio la presidentessa Loro, «questa seconda edizione ci è stata richiesta, non l'abbiamo proposta noi». Segno di un interesse forte verso l’iniziativa.

L'incontro di questa giornata è stato un momento importante ed ha dimostrato come le difficoltà di una malattia possano essere affrontate non solo con la medicina, ma anche con lo stare insieme ed il divertirsi. (a.m.)













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