All’URBAN CENTER 

I tre Lions club premiano i più bei poster per la pace

ROVERETO . Da Rovereto cinquecento poster per la pace. Ieri pomeriggio nella sala dell’Urban center di corso Rosmini la premiazione dei migliori disegni realizzati dagli studenti delle nove scuole...



ROVERETO . Da Rovereto cinquecento poster per la pace. Ieri pomeriggio nella sala dell’Urban center di corso Rosmini la premiazione dei migliori disegni realizzati dagli studenti delle nove scuole dalla Vallagarina che hanno partecipato al concorso internazionale indetto dal Lions International “Un poster per la pace 2018”. Al concorso, che a livello mondiale ha coinvolto oltre 600 mila ragazzi di 100 nazioni diverse, hanno partecipato anche 500 alunni delle scuole medie di Rovereto, una selezione delle cui opere è esposta in una mostra all’Urban center. I giovani artisti roveretani si erano messi in luce anche alla selezione interregionale, svoltasi a Treviso lo scorso marzo, dove Emma Maraner delle scuole medie Veronesi si era classificata seconda assoluta, mentre Beatrice Mollichella delle Negrelli aveva ottenuto una segnalazione della giuria. Alla premiazione di ieri pomeriggio, presenti i presidenti dei tre Lions, Massimiliano Guidi per Rovereto Host, Marco Manica per Rovereto Fortunato Depero e Claudio Caprara per Rovereto San Marco, che si è svolta con l’aiuto di Dario Dossi e di Paolo Farinati, sono stati premiati gli studenti: Angelica Di Lena e Jun Bin delle scuole Damiano Chiesa, Alberto Quagliata e Fatima delle Halbherr, Eleonora Eccher e Mattia Cacciavillani delle Negrelli, Tobia Pedrotti e Luca Francesconi delle Veronesi, Lynda Sega e e Elisa Vender delle Degasperi. Apprezzamenti per i lavori esposti anche dal celebre disegnatore Fabio Vettori, intervenuto alla premiazione. «La cerimonia di oggi suggella tre giorni di riflessione sui temi della pace, - commenta il sindaco Valduga - l’Adunata degli alpini appena conclusa ha infatti dimostrato che proprio ricordando i conflitti è possibile riflettere sull’importanza della pace, spegnendo la notte dei conflitti e accendendo i giorni della pace». (a.t.)













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