Da Rasera a Ferrari, l’Accademia  degli Agiati rinnova il presidente  

Nata nel 1750 si conferma come una delle istituzioni culturali più autorevoli della città con molti incontri e pubblicazioni. Il materiale d’archivio consultato con migliaia di visualizzazioni sul web


di Katja Casagranda


ROVERETO. Nata nel dicembre del 1750, in forma di “adunanza di uomini studiosi” a casa Saibanti di Rovereto per poi prendere forma organizzata nel 1751 quando si attesta per la prima volta la denominazione, come riporta lo studio di Carlo Andrea Postinger “L’Impresa degli Agiati”, l’Academia roveretana degli Agiati ha presentato il nuovo direttivo. Succede a Fabrizio Rasera, presidente uscente di due mandati non più rieleggibile per statuto, Stefano Ferrari che ha dichiarato intenzione di continuità con il lavoro svolto. In qualità di vice presidente subentra Patricia Salomoni, mentre Fabrizio Rasera assume il ruolo di bibliotecario al posto di Gianmaria Baldi. Riconfermati Carlo Andrea Postinger (segretario) e Mauro Conzatti (tesoriere). Nuova nomina anche per Maurizio Dapor in qualità di direttore responsabile degli Atti, la rivista accademica che si occupa della testimonianza delle discipline umanistiche, scientifiche e matematiche di approfondimento dell’Accademia. Il nuovo presidente Ferrari dichiara quindi un intento di continuità del lavoro fin qui svolto dell’istituto culturale che negli anni ha saputo ritagliarsi un importante ruolo a livello nazionale ed internazionale da un lato per gli approfondimenti sostenuti e divulgati e poi anche per il virtuoso intreccio di legami e di dialogo, sia con le realtà culturali del territorio che con le realtà culturali nazionali ed estere. Un’ambizione perseguita e incentivata con un capillare lavoro di visibilità che punta sulle nuove comunicazioni. Pur privilegiando le pubblicazioni cartacee di studi, degli Atti e la conservazione dei documenti, infatti Accademia Roveretana degli Agiati ha intrapreso un lavoro di digitalizzazione del materiale d’archivio ma anche di aggiornamento del sito web con traccia di ogni attività ed evento sostenuto, organizzato o compartecipato. Uno sforzo in linea con i tempi che sta portando i suoi frutti, forte infatti di circa un 70.000 visualizzazioni all’anno di cui circa un seicento accessi mensili. Di questi la maggior parte provenienti dal Trentino Alto Adige e di seguito dall’Italia, dalla Germania ed Austria, dal nord Europa e dagli States, con richieste di invio di pdf di pubblicazioni o documenti d’archivio. Un lavoro non semplice che però è sostenuto dalla fiducia concessa dai sostenitori che permetto all’Accademia roveretana di chiudere con un bilancio positivo. Da un lato la progettualità si basa sul supporto garantito da parte di Fondazione Caritro, Comune, Provincia, ministero italiano, i partner che via via sostengono le varie attività e i fondi in lasciti di cui gode. Importanti le collaborazioni con i musei locali, l’università, le altre realtà culturali locali di cui Centro studi Riccardo Zandonai e Centro studi Antonio Rosmini oltre a Fondazione Comel. Le attività riprenderanno a settembre con i focus sul mondo femminile del fumetto e ad ottobre sulla figura di Antonio Galvagni.

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