IL PROGETTO DI «EURITMUS» PER UN’ACCADEMIA DELLA LIRICA 

Broz scrive al presidente Rossi: «Ex Anmil, silenzio totale dal Comune»

ROVERETO . Silenzio totale e assoluto, e l'associazione Euritmus scrive ad Ugo Rossi: che almeno sia il presidente della Provincia a dire qualcosa, dato che il Comune di Rovereto deve ancora dire...



ROVERETO . Silenzio totale e assoluto, e l'associazione Euritmus scrive ad Ugo Rossi: che almeno sia il presidente della Provincia a dire qualcosa, dato che il Comune di Rovereto deve ancora dire qualcosa sul progetto di accademia lirica all'ex Anmil. Ricordate tutte le discussioni sulla proposta di Euritmus di fare al posto del relitto al Bosco della Città la sede di un'accademia di musica lirica? Presentando un progetto e una finanziaria già pronta a metterci 9 milioni di euro, Euritmus e i fratelli Broz fecero scaturire un dibattito che tenne banco in città per circa un mese. E riuscì in qualche modo a fermare temporaneamente i lavori di demolizione, che il sindaco aveva già annunciato a gennaio come imminenti. Ufficialmente li ha bloccati, quei lavori, la nidificazione degli uccelli, e adesso, se niente accade nel frattempo, potrebbero iniziare davvero, in settembre. All'interno del comitato che sostiene il progetto si pensa che sarà proprio così: alla fine l'ex Anmil verrà demolita, il Comune risponderà qualcosa del tipo "ci dispiace, ma era troppo tardi". Nella lettera al presidente Rossi i fautori del progetto dell'accademia lirica chiedono un intervento della Provincia, un pronunciamento del presidente, una qualche presa di posizione. Fosse anche negativa, verrebbe da dire. È da marzo che non si muove foglia, da quando Euritmus inviò - come richiesto dal consiglio comunale informale - una lettera, in cui comunicava i tempi necessari per produrre tutta la documentazione necessaria (e chiedeva in cambio un impegno formale dell'amministrazione). Si era, tra febbraio e marzo, presi da fretta e urgenze: la demolizione sembrava imminente, e sembrava che l'amministrazione volesse avere al più presto delle carte su cui decidere. Ma prima che le carte, venne la primavera, e le nidificazioni dei volatili, che bloccarono i lavori (era già successo due anni fa). «Abbiamo consegnato la lettera a protocollo il 27 marzo, il 27 aprile avremmo consegnato tutto - dice Broz - invece ad Euritmus non è arrivato uno straccio di foglio. Circoscrizione centro, commissione urbanistica, presidente del consiglio hanno chiesto al sindaco di rispondere, ma la risposta non ci è arrivata mai. Forse i politici tengono di più alle elezioni di ottobre che al loro territorio. L'urgenza sembra svanita». Finita la nidificazione, nulla vieta alla ditta incaricata dalla Provincia (l'ex Anmil è di Patrimonio del Trentino) di demolire l’ edificio. «A quel punto - conclude Broz - Patrimonio potrà rivendicare 35 mila metri cubi di edificazione, che potranno ricadere sulla città, anche tramite una vendita a terzi». (m.s.)













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