Spiaggia, la Lido incassa la fideiussione 

Respinto dal giudice il ricorso della Aspiol: alla società pubblica 110mila euro per i canoni non pagati e i danni



RIVA. Volendo usare una metafora calcistica, la sfida tra Lido e Aspiol relativa alla Spiaggia degli Olivi è sull’1 a 1. Dopo aver ottenuto dal giudice Monica Izzo un’ingiunzione di pagamento (non esecutiva) per la Lido relativa agli affitti dell’emiciclo della Spiaggia, la Aspiol si è vista respingere il ricorso per bloccare la riscossione della fideiussione da 110.410 euro che la Lido Immobiliare andrà quindi ad incassare. La società di Dario Levi, che è stata condannata anche al pagamento di 4.500 euro di spese legali, ha ora quindici giorni per impugnare l’ordinanza firmata dal giudice Riccardo Dies.

Prosegue quindi a colpi di carte bollate lo scontro tra la società pubblica presieduta da Giacomo Bernardi e l’imprenditore. La Lido Immobiliare lo scorso 10 luglio ha chiesto di riscuotere per intero la fideiussione da 110.410 euro per i mancati pagamenti dei canoni di affitto dall’agosto 2017 (pari a 44.134 euro) e per il risarcimento dei danni causati da (non precisati) inadempimenti da parte di Aspiol. La società di Levi, da parte sua, non mette in discussione di non aver pagato i canoni, ma argomenta che a sua volta vanta crediti da parte della Lido che – seconda Aspiol – andrebbero almeno a compensare le richiesta della società pubblica.

Il giudice ricostruisce quindi i conflitti, già noti alle cronache, con la convivenza difficile tra Spiaggia e Fraglia della Vela. Una situazione che ha portato alla firma, da parte dell’ex amministratore unico di Lido Immobiliare, Andrea Dalponte, dell’ormai noto accordo integrativo del 24 marzo scorso, che prevedeva – nel caso Riva Fiere Congressi non avesse rilevato la Aspiol entro il 31 maggio - appunto l’obbligo per la Lido di acquistare tutti i beni aziendali, al pagamento di 100mila euro per l’avviamento e un indennizzo di 20 mila euro al mese per l’utilizzo dell’emiciclo della Spiaggia da parte della Fraglia. C’è, poi, un passaggio nell’ordinanza che sottolinea come le bozze dell’accordo preliminare inviate da Aspiol a Lido in vista della ratifica davanti al notaio contenessero delle clausole integrative, in particolare la quantificazione in 610mila euro del compenso per gli investimenti sostenuti da Aspiol e la possibilità per Aspiol di godere della disponibilità della Spiaggia in comodato gratuito fino al 31 ottobre. Secondo il giudice Aspiol non può vantare alcun contro credito da opporre alle richiesta della Lido, in quanto il documento firmato il 24 marzo rappresenterebbe solo un preliminare. E anche se l’accordo integrativo fosse pienamente valido – aggiunge Dies – questo non può essere presentato come compensazione al diritto della Lido di ricevere i canoni. Da qui il rigetto del ricorso e il via libera per la Lido ad incassare la fideiussione.

«Impugneremo senz’altro l’ordinanza - la reazione di Dario Levi alla decisione del giudice - se l’esito sarà confermato non potremo che chiudere l’attività anticipatamente, visto che i conti non tornerebbero più». Più in generale, l’imprenditore non legge negativamente la sentenza di Dies: «Il giudice non ha negato il valore legale dell’accordo integrativo - afferma Levi - per questo, rispetto al contenzioso in corso, sono fiducioso che verranno riconosciute le nostre ragioni». (g.f.p.)

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