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Trento film festival, il “Chiodo d'oro” alla famiglia trentina dei Mazzalai e a una coppia veneta

Il riconoscimento a chi si distingue nell’approccio all'alpinismo, praticato secondo i valori fondanti della Sosat (nell’immagine Riccardo ed Elio Mazzalai)



TRENTO. Il premio "Chiodo d'oro Sosat", conferito nell'ambito del Trento film festival, è stato assegnato a due realtà familiari che si sono distinte per l'approccio all'alpinismo, praticato secondo i valori fondanti della Sosat. Si tratta - informa una nota - della famiglia trentina Mazzalai, costituita da Caterina, il fratello Riccardo e il figlio di quest'ultimo Elio, e la famiglia veneta composta da Sara Avoscan e dal marito Omar Genuin.

"Due cordate che esprimono non solo i nostri più importanti valori, ossia la frequentazione della montagna in amicizia, in spirito di solidarietà e nel rispetto dell'ambiente, ma che soprattutto costituiscono la testimonianza di come la passione per l'alpinismo possa sgorgare e trovare linfa anche e soprattutto in ambito familiare, inteso nella sua accezione più ampia, diventando un bene prezioso e condiviso che si tramanda, con le sue naturali evoluzioni, di generazione in generazione", ha spiegato il presidente della Sosat, Luciano Ferrari.

Il premio, alla diciannovesima edizione, è stato istituito dalla Sezione operaia della Sat nell'ambito dell'evento "Cordate del Futuro", organizzato in collaborazione con il Trento Film Festival. Per la prima volta allarga i propri confini al Triveneto. La cerimonia di assegnazione si svolgerà giovedì, 2 maggio, alle 17.30, nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Geremia.













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