Riva, per il Mag una perdita di quasi 400mila euro 

Bilancio 2018. Nonostante il contributo provinciale il Museo Alto Garda ha perso 389.499 euro In calo le presenze fra Rocca, torre Apponale e galleria civica Segantini: da 70mila a 68mila 


Matteo Cassol


Riva. Nuovo calo nelle presenze tra museo di Riva, torre Apponale e galleria civica Segantini di Arco (didattica e progetto “Museo nella città” compresi), scese nel 2018 a 68.453, contro le 70.271 del 2017 e le 75.207 del 2016. Gli ingressi al museo sono stati 21.900 (di cui 12.338 a pagamento, contro i 12.371 di dodici mesi prima – dato più basso dal 2011 – e i 15.319 del 2016), quelli alla torre 17.302 (di cui 13.716 a pagamento, contro 17.372 del 2017 e 17.982 del 2016), quelli alla Segantini 5.433 (di cui 3.437 a pagamento, contro 3.341 del 2017 e 3.489 del 2016). Fanno 44.635 ingressi (di cui 29.491 a pagamento) contro i 46.671 (di cui 33.084 a pagamento) del 2017 e i 51.938 (di cui 36.790) del 2016. Nel 2015 solo tra museo e torre furono 48.742, di cui 32.191 a pagamento.

Per il Comune rivano (il capofila), nel 2017 la colpa del decremento era stata soprattutto del cantiere in Rocca, mentre per il 2018 nel rendiconto dell’attività museale la Giunta sottolinea che il calo (-1.818 presenze) «è ascrivibile alla diminuzione del totale degli ingressi annuali della torre Apponale, chiusa per tutto il periodo primaverile (riaperta il 16 giugno) a causa della caduta di alcune pietre del rivestimento interno, con una situazione che non garantiva totale sicurezza. Gli ingressi della torre nel 2018 per tale ragione sono stati 4.292 in meno, mentre gli altri dati degli ingressi al museo sono sostanzialmente in linea con l’anno precedente». La torre è stata aperta 137 giorni, contro i 195 del 2017 e del 2016, mentre il museo 243 giorni, contro i 240 del 2017 e i 265 del 2016, quindi il 2018 dei tre è stato l’anno con meno aperture. Nel computo complessivo sono state inserite 23.818 presenze stimate per la didattica (contro le 23.600 del 2017 e le 23.269 del 2016), di cui 21.537 al museo e 2.281 alla galleria arcense.

Complessivamente il Mag nel 2018 nonostante il contributo provinciale ha perso 389.499 euro: con il sostegno della Provincia i costi sono coperti al 45%, mentre senza il contributo (comunque soldi pubblici) al 21,2%. Il resto è coperto con 22,4 euro a testa da ogni rivano (per ciascun utente del museo c’è stato un costo medio di 36 euro e c’è stato un onere da coprire per utente, compresi quelli della didattica, di 13,7 euro). Per “attività di ricerca e valorizzazione” sono stati spesi 441.912 euro (contro i 503.607 del 2017 e i 426.066 del 2016), tra mostre, didattica, comunicazione (29.355 euro), acquisto beni e restauri (33.686), inventario e catalogazione (30.986), studi e altro, di cui solo 201.485 coperti da entrate (con 177 mila euro di contributi).

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