Luce verde per tutti gli studenti 

La scuola “in presenza”. Ieri mattina al liceo “Maffei” e all’Itet “Floriani” è suonata la prima campanella dopo il lockdown per il Covid-19 Termoscanner agli ingressi, mascherine e gel sanificante. Per gli insegnanti tre gessi bianchi imbustati. Ricreazione con obbligo di distanze


Nicola Filippi


Riva. Nei due maggiori istituti superiori dell’Alto Garda e Ledro la prima campanella, post lockdown da Covid-19, non è stata traumatica. Anzi, gli studenti dell’Itet “Giacomo Floriani” e del liceo “Andrea Maffei”, già indottrinati con una email dalla dirigenza scolastica sui comportamenti da adottare nell’accesso alla scuola, si sono comportati in maniera diligente. Mascherina indossata, gel sanificante per le mani e corretto distanziamento con i compagni di classe. Senza creare assembramenti all’esterno o sul piazzale d’ingresso. E senza scaglionare gli ingressi. Varcato il portone, ogni persona inoltre veniva sottoposta alla misurazione della temperatura corporea da un termoscanner fornito dalla Provincia. Si avvicinava il polso al termometro e nel giro di pochi secondi sul display appariva la temperatura. Per i settecento studenti del “Floriani” e i novecento del “Maffei” la luce è sempre stata verde. Come pure per corpo docente, personale amministrativo e bidelli.

L’apertura dei cancelli.

Alle 7.30 del mattino, aperti i cancelli dei due istituti scolastici, mano a mano che gli autobus scaricavano davanti ai cancelli gli studenti, questi venivano invitati a recarsi nelle proprie aule e prendere posizione. Ai professori, dopo aver firmato il registro di presenza, veniva fornita una mascherina chirurgica imbustata, insieme a tre gessi bianchi, anch’essi imbustati.

Disposizione aule.

Per garantire il distanziamento fra gli studenti al liceo Maffei sono stati utilizzati tutti gli spazi disponibili. Sono state sdoppiate alcune classi: al Maffei sono state create quattro classi in più, con corpo docente assegnato. Stesso discorso anche al “Floriani”: «L’edificio è molto grande - spiega il vice dirigente Borromeo - abbiamo 34 classi nel diurno, 10 al serale e altre classi per il Centro Eda». Tutto ok.

I nuovi arrivati.

I due istituti scolastici hanno accolto gli studenti del primo anno in due momenti differenti. Un quarto d’ora prima del suono della prima campanella, al tecnico “Floriani” sono stati radunati sul piazzale esterno, davanti all’ingresso principale e sono stati accolti dalla dirigente Antonella Zamboni e dal vice Luigi Borromeo. Al liceo “Maffei” invece il nuovo dirigente Roberto Pennazzato ha preferito differire il primo ingresso di 50 minuti: «Sono duecento ragazzi, abbiamo preferito fare così per l’accoglienza e facciamo anche l’orientamento. Domani (oggi, ndr), quando arriveranno a scuola, gli studenti sanno già quale ingresso usare per accadere all’aula».

La ricreazione.

Fino a dicembre prossimo, secondo alle disposizioni dell’Azienda sanitaria provinciale e dell’assessorato all’istruzione, gli studenti dovranno portarsi la merenda da casa. Un ritorno alla passato che non ha creato grosse problematiche. Per consumare le merendine gli studenti, in base al tempo, potranno recarsi nel piazzale esterno, seguendo la disposizione degli spazi, oppure restare all’interno della propria classe, evitando di fare assembramenti.













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