«L’oasi di Val di Gola va difesa e tenuta pulita» 

È partita dalla Fraglia una spedizione di sommozzatori e Amici della Tirlindana per controllare le condizioni di lago e spiaggia all’interno della zona protetta


di Gianluca Marcolini


RIVA. «La riserva di Val Gola va continuamente tutelata e difesa dalla fruizione di bagnanti, imbarcazioni, pescatori e semplici avventori, perché all’interno degli oltre 400 metri di cordone galleggiante è presente una vera oasi naturale, l’unica nella parte trentina del lago di Garda. Ecco perché abbiamo deciso di dare vita a questa spedizione». Ieri mattina, dalla Fraglia Vela Riva è partita l’operazione di controllo, manutenzione e pulizia della riserva locale della Val di Gola, uno spicchio di lago che si estende a sud dell’hotel Pier, sulla sponda bresciana, fino al confine con Limone. A poche bracciate dall’imbocco della ciclabile a sbalzo. Un’area protetta - istituita formalmente nel 2007 dal Comune di Riva, su input dell’allora assessore all’ambiente Paolo Matteotti, ma rimasta finora senza regolamento attuativo, necessario per l’attività di controllo e repressione degli accessi, che sono vietati - di 25mila metri quadrati, 15mila di lago e 10mila di costa, completamente interdetta alla navigazione e quindi alla frequentazione. «E dove è attivo un progetto di tutela della biodiversità e degli habitat lacustri, finalizzato soprattutto alla riproduzione delle alborelle, che sono praticamente scomparse, e del cavedano», hanno spiegato Paolo Matteotti, vicepresidente della Fraglia, ex amministratore comunale e socio dell’associazione Amici della Tirlindana, e Alberto Rania, il segretario Tirlindana accompagnato dal presidente Adolfo Pellizzari e da Claudio Santorum. Assieme a loro, nella riunione svolta prima della partenza, anche Graziano Marchi, presidente del Gruppo Sommozzatori Riva del Garda, mentre a fare gli onori di casa ci ha pensato il responsabile di sede della Fraglia Virginio Prando.

«L’iniziativa che ci apprestiamo ad effettuare – ha commentato Marchi pochi momenti prima di salire sulla barca con i sub – serve a monitorare lo stato di usura della linea galleggiante posta a tutela dell’area della Val Gola. L’obiettivo è controllare catene, corpi morti e boe di superficie e in caso di usura anomala intervenire». La spedizione aveva anche lo scopo di verificare lo stato di salute dell’acqua alla luce dei possibili danni provocati dall’apertura della galleria Adige-Garda durante il maltempo di un mese fa. Ma doveva pure constatare la presenza o meno di rifiuti in plastica, ormai un’emergenza praticamente ovunque.

«L’intervento grosso, in Val di Gola, lo abbiamo realizzato la scorsa primavera con il ripristino della linea di protezione e la sostituzione delle boe danneggiate - ha sottolineato Alberto Rania, pescatore professionista che conosce il lago come pochi, o nessun altro – ma la manutenzione deve essere continua anche perché capita di trovare danni lasciati da chi non rispetta il divieto di accesso e vi entra».

La collaborazione fra Amici della Tirlindana, Gruppo sommozzatori e Fraglia potrebbe diventare più frequente: «Non sarebbe male pensare di organizzare una sorta di coordinamento, un momento in cui le realtà di volontariato che si occupano di tutelare e valorizzare il lago si ritrovino per unire esigenze, forze e idee. Una sorta di “Tavolo blu”».

La spedizione di ieri si è conclusa con un bilancio positivo, soprattutto per le condizioni del lago che è stato trovato decisamente più pulito di quanto ci si poteva aspettare, visto quello che è successo nell’ultimo periodo. Anche lo stato di usura delle boe è nella norma ma sarà necessario, in alcuni punti, un intervento da realizzare la prossima primavera. Scarsa, fortunatamente, la quantità di plastica che è stata trovata, raccolta e portata a riva. Più problematica, invece, la situazione sulla costa dove si è vista molta sporcizia sul lungolago. Ma la sorpresa più brutta i sub e gli Amici della Tirlindana l’hanno trovata sulla spiaggia dell’oasi dove qualcuno aveva eretto un muretto in sassi con l’idea di farne un riparo o un giaciglio. Il muretto abusivo è stato smantellato prontamente e con grande soddisfazione.

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