il fenomeno

Falso incidente di un parente: cinque tentativi di truffa a Riva del Garda

Alle vittime viene proposto di pagare una cauzione pagare subito una fantomatica cauzione per liberare il congiunto che avrebbe causato un grave incidente



RIVA. Ieri, nel primo pomeriggio, a Riva del Garda sono stati segnalati alcuni tentativi di truffa, fortunatamente non andati a buon fine, visto che le potenziali vittime hanno perspicacemente subodorato il raggiro segnalandolo subito ai Carabinieri.

Cinque sono stati i tentativi registrati e in tutti le potenziali vittime erano persone anziane.

Il copione è sempre il solito: il malcapitato riceve la telefonata del truffatore che si spaccia per un carabiniere riferendo che un suo parente è stato arrestato per aver causato un grave incidente stradale. Subito dopo aver comunicato la ferale notizia, il truffatore prospetta alla vittima una soluzione: pagare subito una fantomatica cauzione all’ incaricato (un complice) che sta per recarsi dinanzi alla porta di casa.

Fortunatamente nessuno degli anziani è cascato nel tranello, probabilmente anche grazie alle continue e assidue campagne di informazione che vengono effettuate sul tema.

Proprio lo scorso inverno il Comando Provinciale dei Carabinieri di Trento, in sinergia con la Diocesi, ha effettuato numerose conferenze di sensibilizzazione sulla specifica problematica, a favore delle persone anziane.

I Carabinieri ribadiscono ancora una volta di diffidare sempre di coloro che spacciandosi per parenti, appartenenti alle Forze dell’Ordine, o dipendenti di una qualsiasi azienda erogatrice di servizi, avanzano richieste di denaro o, addirittura, di oggetti di valore per far fronte a paventate emergenze o problematiche che vedono coinvolta una persona cara.

Nessuno può richiedere pagamenti in contanti presentandosi direttamente alla porta di casa.

In questi casi il consiglio resta sempre lo stesso: chiamate il “112”.













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