RIFIUTI, LA REPLICA DI MALFER E ACCORSI 

«Brutta figura ma niente danno E la differenziata è cresciuta» 

RIVA. «Si può parlare di un danno di immagine, di una brutta figura per tutto il territorio, ma non c’è stato un danno ambientale e alla fine le conseguenze sono state certamente meno pesanti di...



RIVA. «Si può parlare di un danno di immagine, di una brutta figura per tutto il territorio, ma non c’è stato un danno ambientale e alla fine le conseguenze sono state certamente meno pesanti di quello che si poteva pensare». Mauro Malfer e Massimo Accorsi hanno gli animi decisamente più rasserenati rispetto alle prime ore dallo scoppio del caso rifiuti, quando è emerso un problema nella raccolta differenziata svolta sul lungolago rivano (i sacchetti prelevati dai contenitori, tutti dello stesso colore nero, sono stati mescolati sul cassone del furgoncino della Sogap dall’addetto alla raccolta, rendendo così indistinguibile ciascuna tipologia di rifiuto a meno di riaprire sacco per sacco). Il presidente della Comunità di Valle e l’assessore rivano, ieri, hanno fornito i vari dettagli della vicenda «rassicurando – hanno spiegato i due - che l’episodio, di fatto, non ha avuto delle conseguenze se non dal punto di vista dell’immagine per il territorio e che comunque si è trattato di qualcosa di spiacevole che non dovrà ripetersi». La Sogap si è difesa sostenendo che i sacchi della differenziata, anche se gettati l’uno accanto all’altro, sul furgone, senza essere separati, sarebbero stati comunque poi versati regolarmente negli appositi container una volta giunti a destinazione.

«Ma quanto è successo deve farci riflettere e aiutarci a migliorare ulteriormente il servizio, soprattutto in prospettiva», ha spiegato il presidente Malfer che si appresta a dare corso alla gara per il nuovo appalto: «Se entro la prossima estate non partirà il servizio del porta-porta almeno sulla dorsale Drena-Dro-Arco significherà che avrò sbagliato qualcosa». Nel nuovo appalto dovrà essere prevista anche la possibilità di intensificare i controlli sulle isole ecologiche, magari adoperando la Polizia locale per la formazione di personale della Comunità e dei Comuni adibito alla sorveglianza e soprattutto alla prevenzione. E si cercherà di uniformare le iniziative sul lungolago fra i tre comuni rivieraschi, Riva, Arco e Nago Torbole. Accanto all’assessore e al presidente c’era anche la funzionaria, in carica da pochi mesi, Lorenza Longo che per conto della Comunità di valle si occupa della partita dei rifiuti. La differenziata sul lungolago vale lo 0,1% dell’ammontare dei rifiuti di tutto l’ambito ma è comunque servita a migliorare il dato del Comune di Riva. «Rispetto al 2017, quest’anno abbiamo fin qui registrato un incremento del 2,5%, che è certamente meno di quanto ci si poteva attendere ma è meglio di quanto avevamo previsto, visto che in consiglio comunale avevo fissato l’obiettivo dell’1,5%», ha concluso Accorsi.













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