RIVA

Bike Festival, l’idea di “Rivetta” per risolvere il caos parcheggi 

Bus navetta. Nella prossima edizione si punta a realizzare un collegamento fra la Baltera e la manifestazione dando così ossigeno alla viabilità. Ma sull’ubicazione della kermesse incombe sempre la “minaccia” del nuovo Palacongressi


Gianluca Marcolini


Riva. Il maltempo non ha certo dato una mano (anzi, ha costretto ad affrettarne la conclusione) ma il Bike Festival 2019 va comunque in archivio regalando sorrisi e soddisfazioni agli organizzatori. Che già guardano alla prossima edizione pianificando alcune novità. Una su tutte l’istituzione di un bus navetta per collegare la Baltera al centro di Riva consentendo, così, agli espositori e alle migliaia di visitatori della rassegna di lasciare la macchina al quartiere fieristico per raggiungere la manifestazione tramite autobus. In altre parole, una sorta di “Rivetta”, il bus navetta che il Comune mette a disposizione dei turisti durante i mesi estivi. «Siamo arrivati tardi, altrimenti si poteva già partire quest’anno», commenta il presidente dell’Apt Marco Benedetti, che si è già confrontato, a tal proposito, con l’assessore Alessio Zanoni per capire come organizzare il servizio (che non sarà comunale, bensì gestito in tutto e per tutto dagli organizzatori). «Se non avessimo avuto a disposizione l’ex Cattoi per i veicoli degli espositori saremmo stati obbligati ad avviare il bus navetta già quest’anno», prosegue Benedetti. L’obiettivo è decongestionare la viabilità rivana durante le giornate del festival e liberare così molti dei parcheggi in centro.

Ciò che non si può fare, invece, è trasferire la manifestazione alla Baltera, ipotesi che non verrà presa in considerazione quando l’attuale sede sarà resa indisponibile causa lavori per il nuovo Palacongressi, con teatro annesso. «Questa cosa può diventare un problema ed è per questo che ci stiamo cautelando, anche se non possiamo dare certezze. La soluzione della Baltera non è proponibile, il successo della manifestazione è dovuto anche alla sua collocazione e al clima che si respira in riva al lago. Finché si può si resta lì, poi dovremo trovare un’alternativa che per forza di cose non potrà allontanarsi dalla fascia lago».

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