«È l’edilizia sociale a farci crescere» 

Pagano le scelte urbanistiche degli anni Novanta. Ma per il sindaco anche la crisi qui si è sentita molto meno che altrove


di Leonardo Omezzolli


RIVA DEL GARDA. La crescita demografica di Riva che dal 2015 a oggi ha avuto un aumento di 500 unità con ben 180 persone in più nel 2017, per il sindaco Adalberto Mosaner si può spiegare, nella sommatoria delle variabili, con una pianificazione cittadina che ha investito nell’edilizia economica e sociale. A questo si aggiunge un tessuto economico locale tra i più floridi della Provincia e tra i meno interessati dalla crisi dell’ultimo decennio. «Ci sono certamente molti fattori complessi che hanno aiutato Riva a crescere con questi numeri importanti - afferma Mosaner - ma di certo un sostanziale contributo deriva da quella progettazione iniziata sul finire degli anni ’90 in cui si sono individuate delle aree dove sviluppare residenze a canone moderato per giovani e famiglie. Strutture che hanno accolto le esigenze non solo dei cittadini rivani, ma di tutti coloro che fanno parte della Comunità di Valle Alto Garda e Ledro che ha in capo la gestione delle relative graduatorie. In questo modo siamo riusciti a intercettare anche famiglie dei comuni limitrofi». Solo all’Alboletta negli ultimi cinque anni, infatti, sono stati consegnati 120 appartamenti. «Queste abitazioni hanno sì creato una mobilità interna a Riva - spiega Mosaner - ma ancora di più a livello di Comunità. Nella zona dell’Alboletta abbiamo consegnato in 5 anni 120 appartamenti e manca ancora l’ultimo lotto da ben 40 appartamenti. A questi nella zona detta dell’Ischia si aggiungono altri 90 alloggi. E ancora i 20 alloggi per giovani coppie con canone moderato messi a disposizione nella località di Pasina». Per Mosaner tutte queste possibilità abitative sociali sono riuscite a dare una pronta risposta all’esigenza sempre più diffusa di riuscire a sostenere le spese di affitto. «A questo si collega però - ha precisato il sindaco - un secondo aspetto, quello dell’economia del nostro territorio. A ben guardare - spiega Mosaner - con l’eccezione del settore edile, e anche in questo campo meno che da altre parti, le grandi aziende locali sono riuscite a far fronte ai disagi della crisi nel migliore dei modi, garantendo tutto sommato l’occupazione. Il turismo inoltre è in costante crescita e traina una sempre crescente richiesta di lavoro». Gli stessi stranieri, che per qualche anno avevano messo in vendita i loro appartamenti estivi, ora tornano ad acquistarli. Una crescita che però è generata dai sistemi migratori locali e stranieri, mentre il tasso naturale rimane in decrescita. «Per contrastare questo fenomeno - sintetizza Mosaner - ci vorrà ancora del tempo. Comune e Provincia attuano politiche a favore delle famiglie, ma non è ancora uscita dalle nostre menti una certa idea di insicurezza sul futuro che pregiudica scelte come quella di fare più figli».

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