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Pm10, il valore massimo raggiunto solo per un giorno a Riva

Qualità dell'aria in Trentino in linea con il periodo. I livelli di biossido di azoto superiori a quelli del marzo 2020 quando il Trentino era in lockdown



TRENTO. Il mese di marzo 2021 è stato caratterizzato da concentrazioni dell’inquinante polveri sottili PM10 tipiche del periodo, con concentrazioni che hanno raggiunto valori superiori al limite previsto per la media giornaliera di 50 µg/m3 in 3 stazioni della rete provinciale di monitoraggio della qualità dell’aria a causa di una configurazione meteorologica sfavorevole alla dispersione degli inquinanti nel fondovalle.

Le concentrazioni medie mensili di biossido di azoto NO2 misurate nel mese di marzo sono superiori a quanto rilevato lo scorso anno in occasione dell’inizio del periodo di lockdown, quando le limitazioni erano più stringenti, ma inferiori rispetto a quanto rilevato nello stesso mese degli anni precedenti. Le concentrazioni medie orarie sono risultate sempre inferiori al limite di 200 µg/m3.

Per le polveri sottili PM10, il valore massimo è stato raggiunto una sola giornata a Riva del Garda, con una concentrazione media giornaliera di 70 µg/m3.

Per tutti gli altri superamenti la concentrazione media giornaliera è stata di poco superiore al limite previsto. Come spesso succede in questo periodo dell’anno, si è venuta a creare una configurazione meteorologica sfavorevole alla dispersione degli inquinanti nei fondovalle e favorevole alla formazione del particolato secondario, vale a dire quello che si forma in atmosfera in seguito a trasformazioni chimico-fisiche di altre sostanze anche a seguito dell’aumento dell’irradiazione solare rispetto al periodo invernale.













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