Montagna

Pinè: la Sat e il Comune assieme per restituire alla comunità il rifugio Tonini

E’ stato sottoscritto oggi l’accordo per la ricostruzione dello storico rifugio, per la Sat sarà il terzo concorso di progettazione. Il sindaco Santuari: “Non guardiamo solo all’oggi, ma in un’ottica di eredità positiva, di attenzione e sviluppo futuro”. Foto Sat



TRENTO. Il Rifugio Tonini è stato inaugurato nel 1972 e successivamente donato dalla famiglia Tonini alla SAT locale e da questa successivamente trasferito alla SAT Centrale. Il rifugio, ristrutturato negli anni 1999 e 2000 e oggetto di altri importanti interventi nel biennio 2010-2011, nel 2016 ha subìto un rovinoso incendio che lo ha completamente distrutto. Oggi nella sede di SAT si è proceduto alla firma dell’accordo per arrivare alla sua ricostruzione, negli intenti delle parti “nel tempo più rapido possibile”, mediante un concorso di progettazione.

(Il rifugio prima del rogo che l'ha distrutto nel 2016)

“E’ un momento molto importante quello di oggi perché getta le basi per ripartire con un progetto di ricostruzione ampiamente atteso – dice la presidente di SAT, Anna Facchini -. La SAT procederà in tempi veloci ad avviare un concorso di progettazione e da lì sarà poi facile scandire i tempi per arrivare in fondo all’iter autorizzativo e successivamente alla fase effettiva di realizzazione. Con il Comune di Baselga abbiamo trovato una modalità condivisa per operare insieme e per ricostruire un edificio che sappiamo essere stato, ed è tutt‘ora, nella memoria identitaria dei trentini”.

La modalità del concorso di progettazione non è nuova per la SAT. “Il primo concorso di progettazione si è avviato e già concluso per il rifugio Pedrotti sul Brenta. E, arrivati al termine dell’iter autorizzativo, siamo in grado di dire che il 2024 sarà il primo anno di cantieri. Questo significa - prosegue Facchini - che il concorso di progettazione non è un iter che appesantisce i tempi. È in corso un secondo concorso che riguarda il rifugio Graffer al Grostè e questo del Tonini possiamo dire che sarà il terzo”.

Soddisfatto anche il sindaco di Baselga di Pinè, Alessandro Santuari: “Il Comune riconosce il rifugio Tonini come bene pubblico e collettivo e ha quindi ritenuto di dover fare la sua parte per riportare al servizio e all’uso della comunità questa importante struttura, da sempre riferimento degli abitanti del territorio dell’Altopiano e del Trentino. Come Amministrazione Comunale ci siamo impegnati non solo per lavorare guardando all’oggi, ma in un’ottica di eredità positiva, di attenzione e sviluppo futuro. È con questo senso di responsabilità e di buona politica che vogliamo guardare alla rinascita del rifugio Tonini”.













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