Strada Assizzi - Compet chiusa: l’ira degli operatori 

Lungo l’arteria si stanno effettuando dei lavori: «Realizzarli in questo periodo è un danno per alpeggio e turismo». Al via la demolizione dell’impianto Malga


di Roberto Gerola


PANAROTTA. La Panarotta con il Compet, la Malga (ristorante e animali all’alpeggio) tra proteste e lavori. Innanzitutto le proteste. Sono state avanzate dai titolari delle attività economiche della zona. Per la strada chiusa tra Pergine (Assizzi) e il Compet. Rimarrà chiusa fino alla fine di agosto per una serie di interventi sul collegamento. Si tratta di rifare i ponti che durano solo da un secolo visto che sono stati realizzati (in legno) dai soldati austriaci nel corso della Grande Guerra per superare mezza dozzina di vallette. Sono (anzi erano) appunto in legno e sono mesi che la strada è chiusa per appunto rifare i ponti in cemento armato e quant’altro. Sono tutti stati sostituiti nei mesi scorso, tranne uno, l’ultimo, quello più in quota che si tropva poco oltre la zona delle miniere oltre la località “Emer”. E’ per quel manufatto che la strada resta chiusa ancora per due mesi? Ristoratori e albergatori lo sostengono.

«Anche se la strada è chiusa in aprile e maggio è lo stesso - dicono gli operatori -, ma con giugno salgono gli animali all’alpeggio e iniziano ad arrivare i primi turisti e avventori. Chiudere la strada è un danno, tanto più che la segnaletica esistente (posta a cura dell’impresa) viene contestata perché poco visibile e le lamentele sono arrivate puntuali, perché il segnale di chiusura al traffico dopo Vignola è poco visibile e molti non lo scorgono dovendo poi tornare a valle». L’alternativa via Levico anche non è ben segnalata e pochi conoscono l’altro collegamento, quello via valle dei Mocheni (Canezza, Frassilongo, Roveda, Kamaovrunt, Tingherla e Malga). Un po’ tortuoso e non sempre agevole, ma sempre alternativa e suggestivo perché in mezzo ai boschi e con paesaggi sempre invidiabili.

A parte le proteste, ci sono anche i lavori per il nuovo impianto di risalita. In questi giorni, l’impresa predispone il cantiere (nel piazzale della Malga Montagna Granda) per iniziare i lavori di smantellamento dell’impianto di risalita che serve le piste della Malga. I lavori sono a carico di Trentino Sviluppo spa, proprietario degli impianti. Una volta demoliti, si provvederà a realizzare l’impianto nuovo che sarà appunto nuovo. In un primo tempo si voleva riciclare un impianto usato, ma l’opportunità è sfumata. I lavori dovrebbero finire entro novembre (ci sono quindi cinque mesi di tempo) per poter poi avviare la nuova stagione invernale in tutta tranquillità. Intanto, la società Panarotta 2002 che ha avuto finora in gestione le piste, è l’unica ad aver partecipato al bando che la Provincia ha emesso appunto per la gestione della stazione invernale (visto che l’affido è scaduto). Entro la fine del mese, Fabrizio Oss (presidente della società) dovrebbe avere una risposta.

Intanto, anche il ristorante Malga Montagna Granda (l’Asuc Pergine ne ha affidato la gestione a Lorenzo Eccher & C.) dovrebbe registrare la fine dei lavori di abbattimento delle barriere architettoniche con l’adeguamento dell’ingresso e dei servizi igienici.













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