Settore scorte agrarie: c’è il rischio chiusura 

La Famiglia Coop Perginese vicina al taglio dello storico servizio a Valcanover L’assemblea intanto approva il bilancio chiuso col segno più dopo anni di “rosso”


di Roberto Gerola


PERGINE. Rischia la chiusura lo storico settore scorte agrarie che la Famiglia cooperativa Perginese ha in funzione nel punto vendita al Valcanover. L’annuncio è venuto nel corso dell’assemblea dei soci (circa 200 presenti) svoltosi l’altra sera al teatro comunale.

Il presidenti Flavio Tenni ha tenuto la propria relazione con una serie di considerazioni circa l’andamento della Coop Perginese con riferimento alla situazione economica del momento. Considerazione che hanno spaziato dalla forte concorrenza della grande distribuzione alla necessità di non venir meno al ruolo della Coop nei piccoli centri a tutela dell’aspetto sociale oltre che della necessità di fornire agli abitanti i prodotti alimentari di prima necessità.

E affrontando il discorso dei prodotti agricoli che caratterizzavano l’attività della Coop al Valcanover, ha fatto presente la sempre più difficile gestione del settore, per le norme che si susseguono, per la scarsa vendita di prodotti nell’annata scorsa dovuta alla gelata e alla successiva situazione delle coltivazioni che non necessitavano più di trattamenti, ma anche dalle varietà di anticrittogamici, sempre più diversificati, ma anche dalla mancanza di certezza nella vendita dovuta ai negozi specializzati a Pergine. «Il consiglio direttivo sta valutando seriamente la situazione», ha anche detto in proposito.

Altro tema affrontato nel corso dell’intervento, è stato quello relativo alla “Missione Risparmio” che ha interessato anche la Coop Perginese e che è stata valutata in quasi 840.000 euro di mancato introito dovuto alla massiccia operazione di sconti da offrire ai soci e ai clienti. «Un’operazione questo - ha detto - studiata per aumentare la fidelizzazione: operazione riuscita a scapito del reddito aziendale». Anche i prestiti sociali (266.000 euro) sono stati argomento di illustrazione. «Hanno permesso di ammodernare alcuni punti vendita - ha spiegato Tenni - a beneficio dell’attività commerciale». Ha quindi parlato del nuovo locale a Sant’Agnese e del trasferimento degli uffici amministrativi da piazza Gavazzi a Valcanover nei locali lasciati liberi dalla Cassa Rurale. Il direttore Luigi Angheben ha quindi dato lettura e illustrato i dati del bilancio che hanno generato un utile anche se modesto di 5.326 euro dopo qualche anno di bilancio in rosso. Ha anche parlato del positivo andamento dei ristorni (157.500 euro) dovuto alla riorganizzazione interna del Sait. E sulle politiche adottate dal Sait (e che tante polemiche avevano sollevato nei mesi scorsi) è intervenuto Luca Picciarelli, appunto funzionario del Sait.

Approvati relazione e bilancio, si è proceduto al rinnovo delle cariche, con la rielezione di Stefano Facchinelli, Matteo Pintarelli e Daniele Filippi, e la new entry di Michele Corradini, tutti per alzata di mano.

Il discorso di chiusura pronunciato da Roberto Simoni (presidente della Promocoop) è stato preceduto dalla consegna di una targa ricordo Vittorio Valcanover che dopo 9 anni (tre mandati) ha lasciato l’incarico.













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