Per andare dal medico ci si deve spostare da un Comune all’altro

Caldonazzo. Due interrogazioni diverse, ma dallo stesso contenuto, sono intessa della risposta del governatore Fugatti e dell’assessora Segnana. Riguardano la carenza di medici di base a Caldonazzo,...



Caldonazzo. Due interrogazioni diverse, ma dallo stesso contenuto, sono intessa della risposta del governatore Fugatti e dell’assessora Segnana. Riguardano la carenza di medici di base a Caldonazzo, e in Alta Valsugana più in generale, che costringe i pazienti a spostarsi in paesi diversi da quelli di residenza. Ne avevamo scritto su questa stessa pagina tempo fa a seguito della segnalazione di un lettore di Pergine che trovare un medico disponibile avrebbe dovuto recarsi a Levico Terme. L’Apss, numeri alla mano, aveva spiegato che sì, qualche problema di dispoinibilità mediche c’è, ma che posti per i perginesi a Pergine ci sono. Anche se, aggiungiamo, in base a quegli stessi dati si poteva notare come molti dei posti disponibili in realtà erano riferiti anche a medici poco presenti a Pergine in quanto hanno sede principale fuori dal Comune. Il problema si è riproposto di recente a Caldonazzo dove un medico ha cessato la propria attività e i suoi pazienti si sono trovati a poter rivolgersi agli unici due medici dispobili, ma entrambi di Levico Terme. La situazionedi disagio, soprattutto dei pazienti più anziani, è dunque finita sule scrivanie di governatore e assessore. In una, a firma del consigliere di Agire, Claudio Cia, viene ricordato che «il Comune di Caldonazzo ha un numero di abitanti che raggiunge quasi le quattromila unità (3834), pare alquanto critico che un numero così consistente di assistiti non possa disporre di un ambulatorio di riferimento all’interno del proprio territorio. A questo si assommano i motivi sanitari che raccomandano di ridurre al minimo gli spostamenti, ancor di più se risultasse che qualcuno si reca dal medico per sintomi riconducibili ad influenza o Covid 19» e viene chiesto alla giunta provinciale «se sia al corrente di quanto sopra esposto e se via sia la possibilità di porre rimedio a tale criticità». Nell’altra a firma di Paolo Ghezzi di Futura, vien e ricordato che «secondo gli ultimi Dpcm sulla pandemia da Covid-19, evitare gli spostamenti soprattutto per le persone anziane” e che “è ritenuto fondamentale incrementare l’assistenza sanitaria sui territori per evitare di intasare i pronto soccorso», e quindi viene chiesto alla giunta provinciale «se si ritenga sensato che siano i pazienti a doversi recare dal medico curante in un altro Comune considerato l'arrivo dell'inverno e le raccomandazioni dei Dpcm e delle ordinanze del presidente Fugatti che invitano la cittadinanza a ridurre gli spostamenti; e non sia preferibile concordare con i medici sostitutivi di potersi recare per due giorni presso gli ambulatori di Caldonazzo; se la scelta di spostare i pazienti in un altro Comune non sia contraria alle affermazioni della giunta provinciale di voler incentivare i presidi sanitari territoriali».













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