altopiano della vigolana 

La “Strenna” che fa vivere i ricordi 

Pubblicata per il 24° anno dal Circolo anziani di Vigolo Vattaro


di Gino Micheli


ALTOPIANO DELLA VIGOLANA. E’ uscita in Vigolana la “Strenna” realizzata dal Circolo anziani e pensionati S. Rocco di Vigolo Vattaro, fin dall’anno della costituzione. Quella del 2017 è la numero 24. Una “Strenna” dove soci ma anche non soci descrivono fatti proprio o a loro raccontati.

«E’ come una vecchia amica che ritorna piacevolmente a farci visita - scrive il consiglio direttivo nel presentarla - ci informa e ci fa rivivere, pagina dopo pagina, storie, tradizioni, usanze, costumi, simpatici aneddoti, tutti relativi alla realtà del nostro paese e dintorni e inoltre fa riaffiorare il ricordo di persone della nostra comunità».

E’ un esempio da imitare anche per altri circoli, perché nelle ventiquattro edizioni ha raccontato molta storia, fatta di semplici ricordi che sono importanti e possono essere mantenuti nel “baule del tempo passato” di una comunità viva che va ad impreziosire la sua identità. L’introduzione è sacerdote spirituale del Circolo, don Claudio Bazzetta. In seguito poi si parla de “I Besagni e dell’Albergo Nazionale”, dei negozi antichi di Vigolo Vattaro, di miti e leggende degli anni ruggenti della Filodrammatica, di vita in paese nell’immediato dopoguerra, di scuole del passato, dei saluti di arrivo a suor Fatima e di partenza a suor Irma (brasiliane dell’ordine di Santa Paolina), di feste, ricorrenze, ricette e di tanto altro ancora. Una citazione particolare merita quanto descritto nei suoi ricordi di “naia” (seconda puntata visto che la prima l’aveva riportata nella strenna del 2016) l’ex cassiere del Circolo S. Rocco, Bruno Bortolameotti, venuto a mancare lo scorso 27 dicembre, a 71 anni, che non è riuscito nemmeno a vedere il suo prezioso contributo.

Ma anche ricordi di quando si coltivava il frumento, le professioni e vecchi mestieri in paese, la storia di una sentiero antico “Il Camin Domini”, le sagre di Vigolo Vattaro. Una parentesi con tante foto è dedicata al coro S. Rocco, espressione del Circolo portata in tanti luoghi del Trentino, soprattutto nelle Rsa.













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